Essere manutentore industriale oggi. Una professione particolarmente impegnativa, per le molteplici competenze che richiede e, al tempo stesso, per la mole di lavoro e di impegno, anche in termini di tempo, necessari. Un profilo quindi a rischia l'estinzione, perché sempre meno ambita dai giovani. Per approfondire questo mondo complesso e variegato, anche alla luce del rapporto con il mercato del lavoro, l'associazione Alumni master executive in manutenzione industriale, ovvero chi crede in questa professione, ha organizzato il convegno «Risorse umane e manutenzione industriale. Percorsi di carriera, sviluppo professionale, motivazione, resistenza al cambiamento e formazione. (La partecipazione è gratuita previa registrazione tramite web form, entro venerdì 11 novembre 2011, all'indirizzo http://www.amegmi.org/eventi).
L'appuntamento è per martedì 15 novembre alle 14 a Dalmine, nell'Aula 9 della Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bergamo di viale Marconi 5. Focus del seminario le risorse umane nel campo della manutenzione industriale: i percorsi di carriera, lo sviluppo professionale, la motivazione, i motivi sottesi alla resistenza al cambiamento e formazione. Il tema delle risorse umane è di estrema importanza nel mondo del lavoro, in particolare nelle professioni legate alla manutenzione, dove le capacità tecniche e gestionali richieste sono molto varie e complesse e, per il tipo di mansione, soggette a forte stress e a improvvisi carichi di lavoro, anche in orario notturno e durante i giorni festivi. Fattori che sono all'origine di situazioni demotivanti, soprattutto in realtà industriali non strutturate e ben organizzate.
Per queste ragioni la manutenzione può risultare una professione poco appetibile e ambita per i giovani ed è di conseguenza fra quelle con più elevato turnover. È responsabilità del management aziendale riuscire a motivare il personale agendo sulle leve del cambiamento che ha a disposizione quali la formazione, la struttura e l'organizzazione dell'azienda. Così definire i percorsi di carriera industriali e le competenze fondamentali ai diversi livelli, nonché i percorsi formativi e professionali necessari per il raggiungimento di queste competenze.
Il seminario si articolerà in tre interventi: uno di carattere generale sul ruolo del capitale umano in un'organizzazione aziendale e a seguire due casi aziendali reali in cui, attraverso l'organizzazione e la motivazione del personale, si è perseguito un miglioramento delle prestazioni della funzione manutenzione. A parlare di «Riorganizzazione di reparto, programmi di TPM e change management: strumenti applicati per il miglioramento delle prestazioni e per lo sviluppo del personale manutentivo» sarà Lidia Galbiati, Ingegnere di Manutenzione (Servizi Tecnici) di Heineken Italia, mentre «Un esempio di progetto di riorganizzazione della Manutenzione» sarà illustrato da Saverio Albanese, Responsabile Ingegneria di Manutenzione di Eni Polimeri Europa.
Amegmi, l'associazione degli alunni del master executive, è un ente no profit che promuove la cultura della manutenzione industriale in Italia. A tal fine promuove eventi e seminari di divulgazione completamenti gratuiti. Il Master Executive in Gestione della Manutenzione Industriale, promosso dal MIP Politecnico di Milano e dalla Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bergamo, punta a formare manager di manutenzione che, oltre a possedere adeguate competenze tecniche, siano in grado di gestire i processi di manutenzione in termini organizzativi e gestionali, governando l'impatto che la manutenzione ha sul resto dell'organizzazione, sui suoi obiettivi di business, di qualità, sicurezza ed efficienza, tramite la gestione dei processi di miglioramento e di ingegneria necessari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.