La maratona dei sospetti Un chip contro il Professore

Al traguardo è arrivato con un tempo identico a quello del suo allenatore. L’esperto: «Strano»

Antonio Ruzzo

da Milano

Mai come questa volta la politica non c’entra. Come diceva l’indimenticabile Nanny Loi, il «rododentro» di migliaia di maratoneti che da giorni stanno discutendo nei forum dei siti specializzati non ha colore politico ma le familiari sembianze di mogli, fidanzate, amanti, amici e parenti: «Scusa... ma se Prodi che ha vent’anni meno di te e pesa il doppio fa la maratona in quattro ore e venti tu che corri a fare? Allora non è vero che tutti i giorni vai ad allenarti...». E via così. Due fronti: chi sospetta che il professore abbia fatto il furbo e chi invece pensa che i 42 chilometri e 195 metri, passin passino, se li sia fatti davvero.
Un «caso», un «giallo» chiamatelo come volete che da settimane ormai tiene banco tra gli appassionati di corsa e che probabilmente era giunto il momento di mettere nel dimenticatoio. Prodi respinge ogni dubbio, ma da «neo» maratoneta non sa quanto sia pettegolo l’ambiente dei runner. «Prodi l’ho superato più o meno dopo sei chilometri - racconta Fabio Marri, docente universitario a Bologna e con un palmares di 107 maratone e 11 ultramaratone portate a termine -. Gli ho anche detto che se fosse arrivato alla fine gli avrei dato il mio voto. Poi è girata la voce che al 21º si fosse ritirato e invece me lo sono ritrovato al traguardo con un tempo non di tanto superiore al mio». Due fondamentalmente i punti oscuri per il docente di linguistica che è stato anche il direttore del sito Podisti.net: il fatto che il professore non sia stato visto ad un rifornimento dove è passato solo il suo accompagnatore Giorgio Cimurri e la coincidenza perfetta invece dei tempi fatti registrare dai «chip» che rilevano i tempi di Prodi e dello stesso Cimurri.
Ovvio solo «rumors» che però trovano sponda anche nelle dichiarazioni di pochi giorni di Gianluca Melegati, professore di medicina sportiva dell’ospedale Galeazzi di Milano: «Che un atleta senza preparazione specifica possa portare a termine una maratona - ha detto il medico - è poco probabile. Certo non impossibile ma davvero molto difficile perchè dopo le tre ore di gara di solito le scorte energetiche se uno non è allenato finiscono. Se Prodi l’ha fatto, il suo è davvero un caso da studiare». E basta dare un’occhiata alla tabella a fianco per capire che già per un maratoneta esperto stare nel tempo delle 4 ore e 30 non è uno scherzo.
Va detto che Prodi da sempre corre in bici e questo sicuramente gioca a suo favore. E infatti c’è chi non ha dubbi. «Credo che quella maratona l’abbia fatta - spiega Giorgio Rondelli, tecnico azzurro del mezzofondo nonchè allenatore di Cova e Panetta -. Prodi, anche se non è allenato per una maratona, partiva da una buona base: ha cuore allenato e il necessario tono muscolare. Certo se avesse fatto tempi inferiori ci sarebbe stato da dubitare ma intorno alle 4 ore e 20 mi sembra possibile». Fine? Ora speriamo di sì.

Anche se un ultimo appello al professore si può fare. La prossima volta, se decide di cimentarsi in una maratona ce lo faccia sapere. Anzi, me lo faccia sapere. Io in poco più di tre ore e mezzo dovrei arrivare, ma se c’è anche lei magari l’aspetto e la facciamo insieme.

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