Pierluigi Bonora
nostro inviato a Francoforte
Dopo quella con Ford, che sarà definita entro ottobre, la Fiat si prepara a mettere nero su bianco con altri partner. «Lasciamo la porta aperta a tutti - ha sottolineato lamministratore delegato Sergio Marchionne (nella foto), che ieri ha passato in rassegna gli stand al Salone di Francoforte - con lobiettivo di abbassare i costi degli investimenti per la produzione delle vetture. Abbiamo molti tavoli aperti». E tra gli annunci che potrebbero arrivare entro dicembre cè anche un accordo con una società indiana per uniniziativa destinata a quel mercato. Parlando delle strategie Fiat in Asia, il top manager ha aggiunto che il Lingotto ha iniziato «il processo di risanamento della joint venture a Nanchino, in Cina». Ieri Marchionne si è intrattenuto a lungo con Jean-Martin Folz, presidente di Psa Peugeot Citroën, con il quale Torino condivide la produzione di monovolume e veicoli commerciali. Marchionne, intanto, continua a rimanere concentrato sugli obiettivi più immediati. «Abbiamo avuto dei successi ma cè ancora moltissimo da fare. Stiamo parlando di unattività industriale che abbiamo iniziato 15 mesi fa e che bisogna portare a termine. Lazienda va ritarata completamente. Questa è una Fiat completamente diversa dallanno scorso».
Marchionne ha poi ribadito che lultimo trimestre «sarà importante, non solo per il lavoro svolto, ma anche per il fatto che ci sono modelli nuovi pronti per le concessionarie: la Punto sarà subito disponibile e ne venderemo circa 82mila entro lanno». Sul fronte commerciale europeo, ad agosto il Lingotto è stato penalizzato dallimminente arrivo dei nuovi modelli. La quota è scesa al 5,5% dopo che in luglio era salita al 7%.
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