La marcia radical chic che accusa Wall Street Nuovi arresti tra gli indignados di New York

Dai senza tetto ai neo hippy, dagli universitari a qualche membro di Anonymous: va in scena a Wall Strett la protesta contro le banche. In testa Michael Moore. Ma non è una marcia pacifica: i dimostranti caricano la polizia e cercando di sfondare le transenne. Diverse decine gli arrestati

La marcia radical chic che accusa Wall Street 
Nuovi arresti tra gli indignados di New York

Migliaia di persone in marcia. Tutte concentrate nel cuore pulsante della Grande Mela: Wall Street. Un cuore spietato, centro economico e finanziario dei mercati finanziari mondiali. E, proprio contro questo sistema di speculazioni e oscillazioni, gli indagnados hanno protestato. C'era in po' di tutto a New York: dai senza tetto ai neo hippy, dagli universitari a qualche membro di Anonymous. Slogan e manifesti, bandiere colorate e trucco in volto. Solo una marcia pacifica in perfetto stile radica chic newyorkese? Macché. La protesta è finita con violenti scontri tra le forze dell'ordine e diverse centinaia di dimostranti che da tre settimane occupano lo Zuccotti Park vicino a Wall Street.

We are the 99 percent (Noi siamo il 99 per cento) e This is what democracy looks like (Questa è la faccia della democrazia) gli slogan di una marcia che era cominciata pacificamente. Migliaia le persone presenti: almeno 10mila secondo i dimostranti, fino a 30mila secondo altre stime dei media. La banda dei ragazzi ha suonato, tra le altre canzoni, anche Bella Ciao. Ma non è stato un appuntamento pacifico. Tutt'altro. E la protesta si è conclusa con arresti e violenze. Quando la testa del corteo, dove c'era anche il regista premio Oscar Michael Moore, ha raggiunto la zona transennata intorno alla New York Stock Exchange, i dimostranti hanno tentato di abbattere le barriere per riuscire costringendo la polizia a intervenire ve respingere le continue cariche degli mindignados. Diverse decine  le persone arrestate, mentre la gran parte dei manifestanti ha fatto ritorno allo Zuccotti Park.

Negli Stati Uniti le proteste del movimento Occupy Wall Street si stanno allargando a macchia d'olio. Oltre che a New York, ci sono state marce anche nei campus di altre città dello Stato di New York, come Albany, Buffalo, Binghamton e New Paltz. A Los Angeles il Consiglio comunale ha approvato una risoluzione a sostegno del movimento e l'ufficio del sindaco Antonia Villaraigosa ha distribuito ai manifestanti un centinaio di mantelline contro la pioggia.

A Boston, invece, infermieri e studenti della Northeastern University si sono radunati per condannare i costi troppo elevati dell'istruzione e hanno cantato slogan come "Le banche sono state salvate e noi siamo stati svenduti". E la protesta non si ferma.

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