Londra - La British Petroleum ha già speso quasi un miliardo e mezzo di dollari per cercare di arginare la marea nera del Golfo del Messico, provocata dalla fuoriuscita di greggio da uno dei suoi pozzi sottomarini. Immediata la reazione sui mercati: il titolo crolla alla Borsa di Londra, dove arriva a perdere oltre il 15%. Intanto David Cameron ha detto che il governo britannico è "pronto a sostenere" BP nelle operazioni di pulizia e che la compagnia petrolifera deve fare "il possibile" per risolvere la situazione.
Le spese sostenute dalla Bp Il costo dell’incidente è stimato attualmente "in 1,43 miliardi di dollari" (pari a 1,19 miliardi di euro) "incluse le spese di pulizia e di arginamento della marea, la perforazione di pozzi di soccorso, gli aiuti versati agli Stati rivieraschi, i danni già risarciti". La somma include anche una prima tranche di 60 milioni di dollari che servirà a finanziare la costruzione di una serie di isole artificiali al largo della Louisiana, per proteggere il suo ecosistema.
La Bp si è impegnata a versare in totale 360 milioni di dollari per la ricostruzione di queste isole. Oggi il titolo della Bp è crollato di oltre il 15% in apertura degli scambi alla Borsa di Londra, come avvenuto la sera precedente a Wall Street.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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