Salvata al classico «ultimo momento» da un vicino allarmato dalle urla che provenivano dal suo appartamento. La donna stava per soccombere alla furia omicida del convivente che prima lha colpita alla testa con un ferro da stiro, poi ha tentato di strangolarla con il filo elettrico. Adesso la donna, che tra laltro è incinta di tre mesi è allospedale, le sue condizioni non destano preoccupazione, mentre luomo è finito in galera.
Il violento alterco è scoppiato laltra notte, intorno alla mezza, al terzo piano di via Cavezzali 11. Alcuni vicini sentono le urla provenienti dalla casa dove vivono due peruviani regolari Gustavo Cruz, 39 anni, il figlio di 6 anni, Vittoria S., 36 anni, e la figlia di 15. Fino a quando uno di loro ferma una guardia giurata avvertendolo della violenta lite. Luomo chiama il 112 e quindi sale le scale, fino al terzo piano dove trova la porta aperta. La spinge, entra e scopre luomo, completamente ubriaco, mentre sta stringendo il filo elettrico del ferro da stiro al collo della donna, ormai priva di sensi e con il volto coperto di sangue. Subito dopo irrompono anche i carabinieri.
Gustavo Cruz viene bloccato, i militari fanno un controllo al terminale e scoprono che a quel nome corrispondono parecchi precedenti, tutti legati al suo carattere irascibile: rissa, oltraggio, e violenza a pubblico ufficiale. Lo ammanettano e lo portano a San Vittore. La donna nel frattempo viene rianimata e portata in ospedale, dove i medici verificano come sia stata colpita al capo con lo stesso ferro da stiro. E che, come aveva subito dichiarato ai militari, è effettivamente incinta di tre mesi.
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