Marito o amante? E' scritto sul viso

Uno studio inglese individua i parametri somatici per capire se lei e lui puntano a una love story duratura o a breve termine

Marito o amante? 
E' scritto sul viso

Londra - Lui la squadra da capo a piedi. E sentenzia: «Bella, ma va bene solo per una notte di fuoco...». Poi ne guarda un’altra. E commenta: «Non sarà uno schianto, ma me la sposo lo stesso...».
Lei lo vede e vola con la fantasia: «Carino, come amante sarebbe fantastico...». Poi ne osserva un altro e diventa più realista: «Non è Brad Pitt, ma come marito può andare...».

Ma questi ragionamenti su cosa li facciamo? Sulla faccia, appunto. I nostri tratti somatici «dicono» infatti molto di più delle parole. Almeno così la pensano gli studiosi britannici che hanno curato una ricerca dall’autorevole titolo «Dimmi che viso hai e ti dirò che tipo di relazione sentimentale vuoi». Secondo l’équipe della professoressa Lynda Boothroyd dell’università di Durham, «sarebbe sufficiente un’occhiata a occhi, labbra, capelli e naso per capire se ci troviamo dinanzi a un soggetto idoneo per rapporti a lungo termine o più adatto a flirt passeggeri».

Prima di inoltraci in questo sexy vademecum lombrosiano (le cui conclusioni sono state pubblicate dalla rivista Evolution and Human Behaviour) è utile una premessa: «Mentre gli uomini tendono a cercare donne disposte ad avere una storia di una notte, le donne vanno a caccia dell’opposto». Cioè, puntano al bersaglio grosso: l’altare. Ragion per cui lei - volendo incastrare lui - tenderà a prediligere uomini i cui lineamenti suggeriscono una personalità fedele; insomma, una sorta di autodifesa preventiva in vista di possibili corna. Passiamo quindi agli identikit. Pare che a rivelare le effettive intenzioni del maschio siano la linea della mascella, la grandezza del naso e la luce negli occhi: mascella quadrata, occhi piccoli e naso largo indurranno lei a stare alla larga. E, addirittura, a darsi a gambe levate (nel senso di fuga precipitosa) se la «cacciatrice» vagheggia i fiori d’arancio. Il motivo? I tratti iper-mascolini sono (sarebbero) una spia fisica di chiara inaffidabilità coniugale. Le donne, al contrario, sono (sarebbero) più attratte dai volti con tratti efebici, una sorta di macho in rosa percepito come più fedele e dunque più affidabile come padre e marito.

Più arduo il compito degli uomini, che non sempre riescono a selezionare al primo sguardo le donne più disponibili a un rapporto occasionale.

«Per l’uomo è semplice: - spiega all’AdnKronos Franco Avenia, presidente dell’Associazione italiana di ricerca in sessuologia - i lineamenti duri, da “maschio testosteronico”, sono inconfondibili: naso grosso, mascella squadrata, zigomi sporgenti, peluria; un po’ come il volto di un boxer. Al contrario una testa e degli occhi tondi, la bocca piccola e soprattutto la fronte bombata fanno rassomigliare l’uomo al bambino, sul modello di un Leonardo DiCaprio. E dunque infondono nella donna più un senso di protezione».

Sul viso della donna i segnali da interpretare sono più complessi. Innanzitutto il trucco fa la differenza: se è più marcato denota una maggiore propensione all’avventura, rispetto a un volto acqua e sapone. Poi ci sono le labbra: se sono grandi e turgide rappresentano un inequivocabile richiamo sessuale, che spesso fa il paio con la folta capigliatura. Fin qui la testa.

Seno, gambe e sedere meritano un discorso (e una ricerca) a parte. Mentre una donna-mamma più facilmente avrà un’espressione ingenua, occhi piccoli, labbra poco disegnate e capelli più radi.

Se poi sa anche cucinare, nessun dubbio: è lei la persona giusta da sposare.

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