Marzotto story, Favrin vende il 6,7%

Compra Donà dalle Rose con un investimento di 18,5 milioni. Umberto è il primo azionista

da Milano

La squadra raccolta intorno al presidente Antonio Favrin ha venduto ad Andrea Donà dalle Rose il 6,78% di Marzotto di cui Umberto Marzotto è così diventato il primo azionista. Dopo la scissione di Valentino e l’uscita di scena del conte Pietro Marzotto, prosegue così il riassetto a monte della catena di controllo di Valdagno. Il cui destino è stato al centro di un lungo braccio di ferro tra le diverse anime della famiglia.
A muovere è stata ieri Canova Partecipazioni vendendo sul mercato dei blocchi 4,8 milioni di titoli Marzotto pari al 6,788% del capitale. Ad aggiudicarsi il pacchetto è stato il vicepresidente Donà dalle Rose a fronte di un investimento complessivo di 18,5 milioni (3,872 euro il prezzo per azione). Donà dalle Rose, già alleato dei due manger in Jolly Hotels e nella battaglia (poi perduta) su Zignago combattuta la scorsa estate, ha così incrementato dal 2,4% al 9,1% la propria partecipazione in Marzotto diventandone il terzo socio. La compravendita è avvenuta a valori superiori rispetto a quelli segnati in Piazza Affari dove ieri il titolo, dopo un picco del 3% ha chiuso in progresso del 2,6% a quota 3,69 euro.
Da parte sua Canova, a cui rimane un ulteriore 12,8% della società tessile, incassa invece una plusvalenza lorda da 4,66 milioni (2,9 euro il prezzo di carico ufficializzato il 25 luglio scorso). Mezzi freschi con cui valutare «altre opportunità di investimento», ha specificato in un comunicato la stessa società partecipata da Finanziaria Canova (49,8%), da Favrin (39,79%) e da Dario Segre con il 10,41 per cento.
Il riassetto azionario, che rientra nell’ambito del mandato assegnato a Mediobanca per cedere fino al 10% del capitale, «è coerente con la missione di Canova, holding di partecipazione a vocazione industriale», prosegue la società che ha così ridotto il proprio impegno in Marzotto dal 19,6% al 12,887 per cento. «Il mantenimento della partecipazione - si legge sempre nel comunicato - si fonda sulla convinzione che Marzotto, per la capacità del management, per la dimensione globale e per la forza dei marchi, ha tutte le potenzialità per incrementare ulteriormente i risultati».
La prima azionista a Valdagno è quindi diventata Gencor, la finanziaria di Umberto Marzotto e del figlio Matteo (13,1%, stando alle ultime comunicazioni della Consob). Seguita da Canova Partecipazioni e da Andrea Donà dalle Rose sale al terzo posto (9,1%).


A fine dicembre Umberto Marzotto e Andrea Donà dalle Rose avevano stipulato un patto di sindacato sul 18% del capitale di Marzotto e Valentino. Società quest’ultima di cui la stessa Canova Partecipazioni controlla il 20,636% insieme a una quota in Jolly Hotels.

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