Il 6 agosto 2010 uscì di casa e prese a pugni, fino ad ucciderla, la prima passante incontrata. Oggi l'assassino è stato assolto dal gup di Milano, Roberta Nunnari, che lo ha giudicano incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Protagonisti della vicenda sono Oleg Fedchenko, pugile dilettante ucraino di 27 anni, e Emlou Arvesu una colf filippina di 41 anni.
L'uomo soffre di una forma di schizofrenia paranoide e sarà ricoverato 5 anni in un ospedale psichiatrico. Era accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi e per resistenza a pubblico ufficiale. È stato però condannato a 9 mesi di carcere, pena già scontata durante il processo, per detenzione illegale di coltelli.
A maggio 2011, il professore Ambrogio Pennati ha depositato la perizia psichiatrica, disposta dal gip. Nella relazione si legge che Fedchenko era totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto.
A quel punto l'uomo era stato trasferito dal carcere in un ospedale psichiatrico giudiziario. Oggi persino l'accusa, il pm di Milano Francesca Celle, ha chiesto l’assoluzione dal reato e 15 anni di ospedale psichiatrico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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