Come un interrutore on/off, la vita può cambiare in un istante. Basta un banale incidente autostradale per fare esplodere un disfunzionamento midollare rimasto latente per 32 anni e così gambe e braccia perdono la loro funzionalità. È il 2005 e la vita di Matteo Tamagno, avvocato civilista di Savignone, cambia radicalmente. Addio alle corse in bicicletta, alle giornate tra i boschi della val Borbera alla ricerca di funghi e tartufi: gli unici viaggi sono dedicati ai consulti medici e alle operazioni chirurgiche. Barcellona, New York, Bologna, Lione: ogni intervento porta con sé rischi elevati, ma Matteo ha forza, lotta e dal 2009 la malattia arresta definitivamente il suo decorso. «Oggi - afferma orgoglioso - so che non morirò per questo e che potrò continuare a dedicarmi al mio lavoro. È una grande vittoria». Lui ha potuto permettersi cure e spostamenti nell'eccellenza medica, grazie anche allo straordinario appoggio della famiglia, altri chissà: «Per questo motivo è auspicabile una maggiore ricerca e una maggiore vicinanza territoriale e con questo intendo un supporto psicologico al malato che quando arriva ad un certo punto viene abbandonato e si deve attivare da solo». Ma se nel professor Michele Abruzzese, neurologo dell'ospedale San Martino, ha trovato un valido supporto, la stessa cosa non si può dire del mondo politico. Già, perché Matteo entra a 23 anni nel parlamentino di Savignone come consigliere di opposizione poi, cinque anni dopo, diventa vice sindaco: è un giovane rampante, stimato dai suoi compaesani. Prima della fine del mandato, che lui porta a termine nonostante i problemi, arriva la malattia e con lei i tradimenti di chi cerca di sfruttare la sua assenza per gettare accuse che, visto il momento, non possono essere smentite. Con l'allora sindaco Ettore Navone, il rapporto rimane immutato nella stima e nell'amicizia reciproca; qualcuno della sua stessa parte politica, invece, lo attacca alle spalle e lui, deluso, decide di tirarsene fuori: «Mi piacerebbe tornare se ci fossero le condizioni per operare con professionalità e non con superficialità».
Da oltre dodici anni, insieme al socio e amico Francesco Misurale, dedica la sua vita alla professione e agli studi legali di Genova e Busalla. Le ore di lavoro, dopo la malattia, si sono moltiplicate, con lappoggio continuo della sua famiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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