Maturità, via con il tema per 500mila studenti: la ricerca della felicità al top, le foibe allo 0,6%

Primo Levi per l’analisi del testo, le foibe per il tema storico, il piacere da Botticelli a D’Annunzio per l’artistico-letterario. Balotelli fa il tema sulla musica. Contro i furbetti la polizia postale. Leggi le tracce

Maturità, via con il tema per 500mila studenti: 
la ricerca della felicità al top, le foibe allo 0,6%

Milano - E' suonata la campanella e i commissari hanno aperte le buste. Sono iniziati gli esami di maturità. Tutto sparigliato, come al solito. Anche quest'anno le tracce del tema di italiano non coincidono con i titoli che impazzavano in rete nei giorni precedenti. Primo Levi per l’analisi del testo, le foibe per il tema storico, il ruolo dei giovani nella politica, ma anche la musica, la ricerca della felicità e l’inquietante interrogativo "Siamo soli?", insomma quello che per semplicità tra i maturandi viene definito "il tema sugli Ufo". Secondo i primi dati rilevati dal ministero dell’Istruzione, la traccia che più è piaciuta agli studenti è stata "La ricerca della felicità": l'ha scelta il 36,9% dei ragazzi. Le foibe invece si fermano allo 0,6%.

Tutte le tracce Sono questi gli argomenti proposti ai candidati nella prima prova della Maturità che coinvolge quest’anno 500.694 studenti. Le tracce partono con la prefazione del brano di Primo Levi "La ricerca delle radici", facendo riferimento ai capisaldi della formazione dello scrittore e chiedendo ai ragazzi di indicare quali sono stati i libri e gli autori che ne hanno determinato la formazione. Per l’ambito artistico-letterario si parla invece di "Piacere e piaceri" fra testi di D’Annunzio e Leopardi e dipinti di Botticelli e Picasso. Sul fronte socio-economico il titolo evoca un film di Muccino, "La ricerca della felicità" mentre su quello storico-politico l’argomento selezionato riguarda i giovani e la politica, un tema che è piaciuto molto al ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, curiosa di leggere quel che hanno scritto i ragazzi sull’argomento. La traccia scientifica che pone l’interrogativo "Siamo soli?" ha offerto ai candidati un nutrito pacchetto di documenti che spaziano dal campo della filosofia a quello della scienza, proponendo scritti di Kant e Stephen Hawking. Per la prima volta nella storia della Maturità, si parla di Foibe (tema storico) e c’è anche una traccia dedicata al ruolo della musica nella società contemporanea. Come negli anni passati gli studenti hanno potuto scegliere tra l’analisi di un testo letterario, la produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale (questi due scelti tra i diversi ambiti di riferimento: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico) e un tema di argomento storico o di attualità.

Meloni: "Avrei fatto il tema sulle Foibe" Avrebbe scelto il tema sulle foibe, il ministro Giorgia Meloni. Ma - interpellata - confessa che le piacerebbe leggere molto gli svolgimenti dei maturandi che hanno optato per la traccia dedicata al ruolo dei giovani nella politica. "Quale tema avrei scelto? Quello sulle foibe, senza dubbio. Ma ci sono alcune tracce che mi appassionano più di altre. Mi incuriosisce, ad esempio, leggere quel che hanno scritto i ragazzi sui rapporti tra giovani e politica. Un tema discusso e controverso ma affascinante che potrebbe aiutare anche tanti di noi a campire molto di più". Quanto alle foibe, Giorgia Meloni sottolinea come sia la prima volta che, nel contesto della maturità, si parli di un capitolo "così importante della nostra storia". In generale, secondo il ministro, i temi mostrano "un grande equilibrio tra ciò che è più vicino ai ragazzi e il tentativo di guardare a fondo, riflettere su questioni impegnative". Tracce come quella sulla felicità o l’altra "Siamo soli?" sono segnali importanti perchè - ha spiegato Giorgia Meloni - "danno centralità alla persona" e spingono i ragazzi a ragionare "in una fase in cui spesso ci si limita a letture superficiali ed estemporanee". 

Ai blocchi di partenza Prende il via oggi l’esame di maturità 2010, che quest’anno vede coinvolti mezzo milione di candidati suddivisi per oltre 28 mila classi: alle 8,30 in punto i 14mila presidenti di commissione apriranno le buste, rigorosamente chiuse con cera lacca dai tecnici del ministero dell’Istruzione, contenenti le cinque tracce della tradizionale prima prova di italiano. Gli studenti potranno scegliere tra analisi del testo, saggio breve (in genere il più gettonato), articolo di giornale, tema storico e tema d’attualità: dalla lettura delle tracce avranno sei ore di tempo massime per produrre l’elaborato.

Un esercito di commissari In linea con quanto accade da alcuni anni, il ministero dell’Istruzione ha emanato delle rigide indicazioni che gli oltre 140mila commissari (42mila esterni, 85mila interni e 14mila presidenti) saranno tenuti a seguire: tra i banchi dei candidati non dovranno esservi telefonini, dispositivi digitali o ’diavoleriè tecnologiche attraverso cui poter comunicare all’esterno o scaricare on line contenuti utili alla stesura del tema. Le commissioni hanno anche avuto ordine di evitare che all’interno delle sedi scolastiche dove si svolgono gli esami vi siano reti internet attive.

Polizia postale Il rispetto delle regole, su cui sorveglierà la polizia postale, sarà particolarmente rigoroso: la pubblicazione di ieri, su un sito studentesco, di alcune tracce di temi su carta intestata del Miur, ha infatti creato ulteriori tensioni ed aspettative. Per mettere le cose in chiaro, sempre nella serata di ieri, da viale Trastevere è stato emessa una nota ufficiale attraverso cui il Miur ha dichiarato che si è trattato solo "di invenzioni che si ripetono identiche ogni anno, prive di qualsiasi fondamento".

La seconda prova Come prassi, alla prova di oggi seguirà, con sole 24 ore di distanza, quella del secondo scritto. Ogni tipologia di corso sosterrà una prova diversa: ad esempio, greco al liceo classico, matematica allo scientifico, lingua straniera al liceo linguistico.

Venerdì il quizzone Venerdì 25 è in programma la terza ed ultima prova scritta, il cosiddetto ’quizzonè (a risposte chiuse o aperte) particolarmente temuto dagli studenti, preparato direttamente da ogni singola commissione. Si tratta della verifica che il ministro Gelmini ha nei giorni scorsi dichiarato di voler sostituire con una prova standardizzata, preparata dall’Invalsi, in linea con quanto già accade in occasione degli esami delle medie da un paio d’anni e soprattutto con le indicazioni provenienti dall’Ue.

Il colloquio orale Poi, dalla prossima settimana, si svolgerà l’ultima verifica: il colloquio orale. Per quanto riguarda le valutazioni delle prove non vi sono novità rispetto allo scorso anno: premesso che il voto complessivo sarà sempre formulato su un massimo di 100 punti, gli studenti potranno portarsi una `dotè massima di 25 punti di ’creditò, accumulato attraverso gli esiti scolastici degli ultimi tre anni ed eventuali attività extra-didattiche certificate. Attraverso gli orali i candidati potranno ottenere non oltre 30 punti (sino al 2008 erano 35), con il minimo rappresentato da quota 20. Le tre prove scritte saranno valutate con non oltre 15 punti. Vi sono poi 5 punti di bonus che le commissioni avranno la facoltà di assegnare ai più meritevoli: c’è però il vincolo, per questa operazione, che gli studenti individuati conseguano almeno 15 punti di credito (traguardo non difficile), ma soprattutto non meno di 70 punti nelle prove d’esame.

Un paletto, quest’ultimo, che in tanti non riusciranno a superare: basterà andare così così in una delle quattro prove (i tre scritti e l’orale) per rinunciare, in un solo `colpo, al prezioso bonus di 5 punti e vedere sfumare la fatidica lode (lo scorso anno conseguita da 3mila studenti superbravi).

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