Ci ha fatto una testa tanta con la passione per la Harley Davidson, e poi, eccotelo sterzare come quella celebre moto, tronfia e un po’ pigra, non farebbe mai. Max Pezzali si riscopre maturo, posato, over quaranta (ma qui c’entra l'anagrafe più delle prese di coscienza) e, ciò ha dell'incredibile, un po' amareggiato. Lo fa capire dal suo ultimo album, Terraferma (Warner), in uscita la settimana prossima a ben quattro anni dall'ultima fatica. Ad anticipare il disco, dal palco del Festival di Sanremo, sarà il brano Il mio secondo tempo , un placido rock'n'roll che, spiega, «contiene in sé tutti i significati dell’album. A cominciare dal fatto che sono entrato nel secondo tempo della mia vita, e che ho avuto un figlio che mi ha cambiato tutto. Ho capito che per lui devo essere il vascello capace di portalo in acque sicure, verso la terraferma. Il figlio ti toglie dal centro dell'universo in cui credevi di stare».
E, da qui, l'osservazione più disincantata per il mondo attorno, con un pizzico d'amarezza: «Ad esempio parlo dei miei coetanei, quelli che si avvistano negli happy hour e si alternano tra Negroni e puntate al bagno. Quelli che vogliono fare i supergiovani, ritardando la maturità». Per raccontare il nuovo Max, il palco dell'Ariston. Un ritorno imprevisto. Chi vincerà? «I Modà o Nathalie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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