Alla mecca dei musicisti 15 anni di bassi elettrici

In via Cellini strumenti e corsi. Erik:"Ragazzi, uscite dalle camerette e trovatevi una band"

Alla mecca dei musicisti 15 anni di bassi elettrici
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Da quindici anni è la mecca dei bassisti. Un negozio unico in Italia e forse in Europa, perché interamente dedicato alle quattro corde elettrificate, a qualche ukulele e a tutto quello che serve per suonarli, ma ormai diventato talmente apprezzato dai musicisti che «Bassline» in via Cellini, a pochi passi da Piazza Cinque Giornate, ha deciso di espandersi. E di accogliere, accanto alla tradizione, anche altri strumenti con l'obiettivo di avvicinare le giovani generazioni all'amore per le sette note.

L'avventura, racconta il fondatore Claudio Gaggini, era partita per caso: «Nel 2001 durante un viaggio negli Stati Uniti rimasi folgorato dalle enormi quantità di prodotti esposti nei grandi stores d'oltreoceano». Impietoso il confronto con l'Italia: nelle nostre vetrine si vedono per lo più chitarre e la scelta in fatto di bassi è limitatissima. Da qui, nel 2009, nacque la folle idea di creare un'azienda basata solo su uno strumento e sui suoi accessori. «Presi in affitto un locale in viale Piave, dove siamo rimasti per dodici anni e mia mamma dava una mano nella gestione amministrativa».

Ma prima di iniziare serviva un pubblico che Gaggini cercò sui neonati social network. «Aprii Facebook continua e cercai di intercettare contenuti e trend che piacessero agli utenti per farmi notare». Funzionò e da allora l'attività online è rimasta centrale nelle strategie dell'azienda. Tendenze, formati, pubblici diversi si sono susseguiti, mentre «Bassline» teneva il passo per rimanere nei feed: «Ancora oggi in molti arrivano dicendo: Vi ho visti su Instagram».

La vendita è però solo una parte dell'attività. Sin dai primi anni, infatti, Gaggini voleva qualcosa di più: diffondere l'amore per la musica. In maniera informale apparvero dei corsi di basso che divennero sempre più strutturati fino all'arrivo del ravennate Erik Donatini, nel 2018. Formatosi al Cpm Music Institute e membro dei Jaspers, band alternative-rock che è stata gruppo ufficiale di «Quelli che il calcio» tra 2017 e 2021, è oggi molto orgoglioso di insegnare per «Bassline». «Tra noi bassisti - spiega con il suo sorriso coinvolgente - è un'istituzione: un vero paradiso, perché non ci sono altri negozi così in Italia e forse nemmeno in Europa». Visto il pubblico molto specifico, anche gli allievi sono specializzati: «Di norma sono persone con una conoscenza base dello strumento e precise preferenze di genere e sonorità che assecondiamo per garantire massima personalizzazione». E per i neofiti che magari non hanno nemmeno un basso? «La prima lezione lo forniamo noi, ma il 95 per cento se ne innamora subito e lo compra: è un oggetto che produce intense vibrazioni, le senti nel corpo e nell'animo e non le scordi più».

Ora, per il quindicesimo anniversario, «Bassline» lancia dei nuovi corsi: chitarra, batteria e canto. L'obiettivo è creare piccole band. «I ragazzi iniziano a imparare intorno ai 7 anni, ma arrivati ai 12 o 13 spesso si fermano spiega il fondatore ed è un peccato. Soprattutto per un bassista, è la vita di band la cosa più bella.

Oggi molti giovani suonano solo nelle loro camerette, devono imparare a uscire, superando la vergogna». Partendo dal nulla, come il negozio. «Per noi ogni giorno è il giorno zero. E in ogni caso si parte sempre dal basso!», assicura ridendo Gaggini.

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