Gerusalemme - Israele è pronto a raggiungere "un accordo di compromesso" sull’estensione del congelamento delle costruzioni nelle insediamenti in Cisgiordania. Secondo una fonte ufficiale israeliana, la proroga della moratoria - sollecitata nel suo intervento all’assemblea generale delle Nazioni Unite dallo stesso presidente americano, Barack Obama - è uno dei nodi del conflitto in Medio Oriente. Il negoziato diretto tra palestinesi e israeliani, cominciato il 2 settembre scorso, rischia di naufragare perchè il prossimo 26 settembre potrà riprendere l’edificazione delle colonie,dopo una sospensione di dieci mesi.
Israele pronto al compromesso "Israele è pronto ad arrivare ad un compromesso accettato da tutte le parti sul congelamento degli insediamenti, che non potrà essere totale", ha detto un funzionario che ha chiesto di rimanere anonimo. "Il premier Benyamin Netanyahu è impegnato nello sforzo per arrivare ad una intesa prima della fine della moratoria, che scade il 26 settembre", ha aggiunto la fonte. Ieri, il presidente statunitense Barack Obama aveva esortato Israele a "estendere la moratoria" sui nuovi insediamenti. Un appello rilanciato anche dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell’incontro con il presidente egiziano Hosni Mubarak.
Fonti israeliane avevano giudicato il discorso del presidente Usa "equilibrato". Critici invece i coloni israeliani, che per bocca del Consiglio (Yesha) che li rappresenta ha accusato ieri Obama di "essersi piegato alle minacce dei palestinesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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