Mediobanca: obiettivi Fiat realistici Via libera dello Stato a 130 milioni

Gli analisti di Piazzetta Cuccia: funziona il taglio dei costi, la speculazione sul titolo (ieri -2,5%) potrebbe continuare. Il Cipe approva quattro contratti di programma

Pierluigi Bonora

da Milano

Ancora movimenti sul titolo Fiat. Le prese di beneficio, dopo le recenti sedute al rialzo, ieri hanno fatto perdere al titolo il 2,5% a 6,98 euro. A Piazza Affari sono passati di mano circa 23,7 milioni di pezzi, pari a quasi il 3% del capitale del Lingotto. Il giorno dopo i dati del secondo trimestre che hanno confermato la tendenza verso il sereno del gruppo, non sono mancati i commenti ai risultati di banche d’affari e analisti. In un rapporto, Mediobanca si dice fiduciosa sul raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Fiat per quest’anno. In particolare, Piazzetta Cuccia definisce raggiungibili le previsioni relative all’Auto «perché basate sul taglio dei costi, aspetto dove l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha mostrato di saperci fare». Il rapporto fissa anche a 8,20 euro l’obiettivo di prezzo del titolo Fiat, mentre la raccomandazione sull’azione passa da «neutral» a «outperform» (farà meglio del mercato). Mediobanca sottolinea che la svolta in casa torinese è solo all’inizio e che, quindi, «resta ancora molto da fare» per completare il risanamento. Sul debito industriale del Lingotto, sceso nel secondo trimestre di circa un miliardo, le stime della banca guidata da Gabriele Galateri di Genola sono ottimistiche. «A fine anno - è scritto - potrebbe infatti ridursi a 4,4 miliardi grazie alla cassa generata da proventi straordinari e in virtù di un maggior controllo delle spese». Mediobanca conclude il rapporto su Fiat affermando che i risultati del secondo trimestre possono indurre anche i più scettici a rivedere le proprie stime sul gruppo. Gli elevati scambi a Piazza Affari, invece, «non possono solo essere giustificati da una rinnovata fiducia degli investitori nella svolta». Da qui la convinzione dell’istituto milanese che anche nei prossimi giorni il titolo Fiat sarà oggetto di speculazioni.
Marchionne si prepara a presentare mercoledì prossimo a governo e sindacati il piano industriale rivisitato comprendente la nuova gamma di Fiat Auto 2006-2008 e le fabbriche dove i modelli saranno prodotti. In proposito è da registrare un’accelerazione dei lanci: le vendite della Grande Punto inizieranno a settembre, con 5 settimane di anticipo, mentre la nuova Stilo sarà pronta entro il 2006. Intanto il ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, ha ribadito l’intenzione dello Stato a sostenere il gruppo torinese nel tentativo di diventare più competitivo. In questo senso va letto il via libera del Cipe a 4 contratti di programma con il Lingotto riguardanti gli impianti di Termini Imerese, Sevel Val di Sangro e due stabilimenti della Powertrain. Il valore complessivo dei finanziamenti ammonta a 130 milioni, a cui corrispondono investimenti dell’azienda per 1,2 miliardi. Entro il 3 agosto, inoltre, dovrebbe sbloccarsi la trattativa tra Fiat ed enti locali per la cessione delle aree di Mirafiori.

In cambio del pagamento di 70 milioni per 300mila metri quadri da adibire a distretto della mobilità e della ricerca nel campo dell’auto, ci sarebbe l’impegno di Fiat a produrre 100mila auto in più a Torino.
Lunedì, infine, si conosceranno i dati delle immatricolazioni di auto a luglio in Italia. Il risultato di Fiat Auto dovrebbe essere in linea con giugno: poco oltre il 26 per cento.

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