Melania, tre cellulari al vaglio degli inquirenti: sono di un agente penitenziario amico del marito

Gli inquirenti stanno analizzando i tre cellulari dell'agente penitenziario Raffaele Paciolla, l'amico di Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea. Secondo Parolisi, Paciolla avrebbe fotografato il luogo dove venne trovato il cadavere. Oggi i funerali della donna

Melania, tre cellulari al vaglio degli inquirenti: 
sono di un agente penitenziario amico del marito

Sono al vaglio degli inquirenti i tre telefonini cellulari dell’agente penitenziario Raffaele Paciolla, l’amico di Salvatore Parolisi, il caporal maggiore dell’Esercito che era il marito di Melania Rea, la 29enne trovata uccisa il 20 aprile scorso nel Teramano, e i cui funerali si terranno oggi alle 15 a Somma Vesuviana, paese di origine della donna. I tre cellulari sembra siano stati acquisiti ieri dalla procura di Ascoli, che è ancora titolare dell’inchiesta sull’omicidio. Magistrati e carabinieri vogliono analizzare i contenuti dei tre apparecchi per scoprire soprattutto se sono state archiviate delle foto del Chiosco della Pineta, nel bosco delle Casermette, dove Melania fu trovata morta con 32 coltellate in corpo.

Il marito di Melania, Salvatore Parolisi, aveva detto qualche giorno fa che lui aveva riconosciuto il luogo del ritrovamento del cadavere della moglie da foto scattate dall’agente penitenziario suo amico, con il proprio cellulare. Paciolla invece ha smentito di aver mai fatto quelle foto.

Al vaglio degli inquirenti anche i contenuti delle telefonate intercorse tra lo stesso Paciolla e Parolisi nel pomeriggio cruciale di lunedì 18 aprile quando la giovane madre di Somma Vesuviana scomparve, forse a Colle San Marco (Ascoli Piceno) per poi essere ritrovata cadavere due giorni dopo a Ripe di Civitella (Teramo).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica