Sembra una telenovela di quelle di Sonia Braga, il verdetto sulla richiesta di estradizione per l'ex terrorista italiano Cesare Battisti. Dopo le prime schermaglie processuali, ecco che a far discutere in Brasile è il profilo professionale di Josè Antonio Dias Toffoli, designato dal presidente Lula quale nuovo giudice del Supremo tribunale federale (Stf) del Brasile.
Come in una specie di melina a centrocampo, nella quale la palla (ovvero il merito della richiesta di estradizione) si vede e non si vede, ecco che Toffoli è stato messo in discussione da alcuni magistrati brasiliani, e i media locali si sono lanciati nella polemica, non senza ricordare che l'Alta Corte dovrà pronunciarsi a breve sull'estradizione avanzata dall'Italia contro l'ex terrorista ora in prigione.
Nel precisare che nel curriculum dell'ex Avvocato generale di Stato non figura un corso di post-laurea, l'avvocato Eduardo Carrion ha messo in discussione «la preparazione giuridica» del nuovo giudice dell'Stf, mentre altri esperti ricordano la giovane età (41 anni) di Dias Toffoli, fatto ritenuto negativo. Nelle dichiarazioni raccolte dal quotidiano Folha de Sao Paulo, un altro esperto, Celso Sanchez Vilardi, dichiara invece di non essere d'accordo su quest'ultima tesi, precisando che «due membri dell'Alta Corte, Celso Mello e Gilmar Mendes, sono entrati relativamente giovani all'Stf, e oggi sono tra i componenti più bravi del tribunale».
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