
Non è raro che i personaggi famosi diventino vittima di stalking. In questo triste elenco figura anche il re delle consolle italiane degli anni Duemila e produttore discografico Giorgio Prezioso, finito nel mirino della ex fidanzata, mai rassegnatasi alla fine della loro relazione iniziata in epoca pre pandemia.
Il deejay noto per il suo «scratch nervoso» sarebbe stato perseguitato per oltre un anno da una ragazza con cui, per un periodo e a fasi alterne, aveva avuto una storia. Da quando i rapporti tra i due si erano interrotti, a marzo di due anni fa, la 32enne di Ravenna - ora a processo con rito abbreviato - gli avrebbe reso la vita impossibile procurandogli un «perdurante e grave stato di ansia e paura». Un turbine di angoscia e di timori in cui finiscono le vittime di atti persecutori come Prezioso, e in cui si è ritrovata sua malgrado anche la fidanzata del deejay, che si è trovata faccia a faccia con la ex, sul suo luogo di lavoro. Lo stalking, ricostruito in un'inchiesta arrivata a conclusione l'estate scorsa grazie al lavoro del pubblico ministero Nicola Rossato, si è articolato in comportamenti sia virtuali che materiali, sempre «ossessivi e persecutori e volti a riallacciare la relazione». Nell'elenco degli episodi finito sotto la lente degli inquirenti, e al vaglio del giudice che celebrerà il processo che si svolgerà con rito alternativo, consentendo all'imputata lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna, ci sono tutti i tratti «tipici» degli atti persecutori.
I messaggi vocali su whatsapp, iniziati subito dopo che Prezioso le aveva detto chiaramente di non voler più stare insieme a lei. I falsi profili sui social network, ovvero nome e cognome inventati con tanto di foto (fake) creati con lo scopo di seguirlo on line e di fargli sentire la sua voce insistente tramite i messaggi vocali. Si era poi presentata in aeroporto a Linate mentre lui stava per prendere un volo per Cagliari, nella primavera scorsa, e poco dopo si era palesata improvvisamente in un centro commerciale vicino casa dell'artista. Ci sono anche condotte più plateali: nel novembre 2023, la 32enne ha affittato una camera nello stesso hotel di Roma in cui alloggiava Prezioso. E lui, una volta accortosi della presenza della sua ex, ha avuto un diverbio con lei per poi chiamare i carabinieri per farla allontanare. A dicembre dello stesso anno in una discoteca di Cesenatico si è posizionata davanti alla sua postazione mentre si stava esibendo. Risultato: il manager è stato costretto a chiamare le forze dell'ordine e lo spettacolo è stato interrotto.
Si va in aula a luglio, per le discussioni del pm, degli avvocati di parte Carlo Benini e Antonino Crea. Ad accogliere la richiesta di giudizio abbreviato nel corso dell'udienza di ieri è stata la giudice preliminare Silvana Pucci.
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