Doppia perturbazione per "piegare" l’anticiclone: ecco dove colpirà il maltempo

L'anticiclone è agli sgoccioli: due fronti perturbati riporteranno piogge e nevicate su molte regioni prima di una potenziale forte ondata d'aria gelida

Doppia perturbazione per "piegare" l’anticiclone: ecco dove colpirà il maltempo
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Eppur si muove: dopo molti giorni in compagnia dell'anticiclone che ha portato un meteo decisamente soleggiato soprattutto al Centro-Sud, adesso sta per giungere sul nostro Paese la prima perturbazione del 2025 che sarà seguita, a stretto giro, da un'altra: tutto questo avverrà entro il giorno dell'Epifania (6 gennaio) con il quale si concluderà il lungo periodo delle festività iniziato a fine dicembre.

Le zone più colpite

Osservando le immagini del satellite ci accorgiamo che qualcosa sta per cambiare dalle nubi medio-alte che dalle Alpi stanno attraversando il Nord: si tratta di nuvolosità innocua che non produrrà nessuna precipitazione ma è sintomo del cambiamento che sarà palese da venerdì 3 gennaio "con piogge in arrivo sull’Emilia Romagna, successivamente al Centro e quindi in Campania. Questo fronte instabile sfilerà velocemente verso il Sud peninsulare nella giornata di sabato 4 gennaio", spiega Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it. Al suo seguito affluirà aria fredda di origine polare che si farà sentire soprattutto in quota con nevicate a partire dai 900 metri sulle Alpi e soltanto dai 1.400 metri sull'Appennino.

Arriva la seconda perturbazione

Una breve e veloce pausa ci separerà dalla seconda perturbazione che si presenterà sul nostro Paese nella giornata di domenica 5 gennaio: saranno soprattutto Nord e Toscana a fare i conti con nubi, piogge, nevicate a partire dai 6-800 metri e tanto vento di Libeccio e Scirocco. Maggiormente protette le altre regioni dove il meteo sarà più stabile e asciutto. Per l'Epifania ancora maltempo con le piogge concentrate sulle regioni settentrionali e su quelle tirreniche centro-settentrionali, asciutto sulle adriatiche e al Sud. Nuove nevicate sulle Alpi che si imbiancheranno per la felicità di turisti e operatori del settore più o meno alle stesse quote sopra indicate.

La tendenza verso il gelo

Lo abbiamo visto in questi giorni qual è la difficoltà dei modelli matematici di inquadrare una discesa gelida che è stata posticipata di un paio di giorni ma non cancellata: come spiega l'esperto, infatti, dal 9-10 gennaio potremmo fare i conti con "una poderosa discesa di aria artica che punterebbe l’Italia. Il suo ingresso dall’Europa orientale scombussolerebbe l’atmosfera tant’è che potrebbe dar vita a un ciclone".

Se questa ipotesi sarà confermata dai prossimi aggiornamenti, per le basse temperature previste la neve potrebbe cadere a quote pianeggianti su molte regioni. L'inverno è soltanto nella sua fase iniziale e sembra davvero intenzionato a far la "voce grossa" nei prossimi giorni.

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