I punti chiave
Eppur si muove: dopo un periodo caratterizzato da temperature sopra le medie del periodo come dimostano i valori registrati nel primo fine settimana di novembre ma anche oggi con oltre 20°C diurni in alcune zone del Centro-Sud, una svolta verso il vero freddo e un primissimo assaggio invernale potremmo averla a metà mese secondo le ultimissime elaborazioni dei maggiori centri di calciolo meteorologici mondiali.
I primi segnali
Già a metà di questa settimana, in realtà, andremo incontro a un ridimensionamento termico: da mercoledì 6, infatti, correnti fresche orientali scenderanno verso i Balcani interessanto anche il nostro Paese perché l'alta pressione migrerà verso il comparto settentrionale e occidentale lasciando scoperto il fianco verso est. Per queste ragioni gli esperti spiegano che si riporteranno in media le temperature sul Triveneto, in Val Padana e sulle regioni adriatiche che saranno le più esposte, poco o nulla da segnalare altrove e superiori alle medie sulle regioni tirreniche e sulle Isole Maggiori.
La svolta fredda
"Tuttavia, per poter assistere ad un poderoso raffreddamento causato da una vera e propria irruzione artica, tipicamente tardo autunnale o invernale, si dovrà attendere la seconda metà di novembre", afferma Mattia Gussoni, meteorologo de Ilmeteo.it. Quando si sviluppano queste configurazioni atmosferiche, l'aria gelida di origine russa potrebbe essere in grado di "scavare una profonda depressione (ciclone) in grado di innescare precipitazioni localmente anche molto intense, a partire dalle regioni del Centro-Nord", sottolinea l'esperto.
Sarebbe il primo vero raffreddamento con la neve che tornerebbe certamente su Alpi e Appennini e localmente a quote basse: impossibile da stabilire al momento quali potranno essere le zone più colpite perché si tratta semplicemente di proiezioni, di tendenze superiori ai 10 giorni passibili di enormi cambiamenti. Va comunque segnalata perché, dopo svariati mesi, le carte meteo rimettono un po' di colore "blu" sulle loro mappe dopo il tanto "rosso" fino a questi giorni.
Qualora, infine, fosse confermata l'irruzione fredda russa sarebbe una manna specialmente per i mari le cui temperature finalmente inizierebbero a scendere: ciò aprirebbe una fase in cui i fenomeni violenti e intensi come le recenti alluvioni e i nubifragi potrebbero essere meno probabili a causa della minore energia in gioco.
Prima di questa svolta invernale le condizioni meteo saranno asciutte su gran parte d'Italia per svariati giorni a parte locali acquazzoni, anche intensi, che colpiranno le zone ioniche di Calabria e Sicilia tra martedì e giovedì.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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