Anche quest'oggi i modelli matematici sono allineati nel prevedere l'imminente fase fredda di stampo invernale sull'Italia per l'arrivo di correnti gelide dalla Russia che entreranno dai Balcani. Il calo termico sarà sensibile ovunque ma pioggia e soprattutto neve a bassa quota interesseranno le regioni adriatiche e il Centro-Sud, protetto dalle Alpi il Nord dove non si avranno fenomeni di rilievo.
Cos'è la goccia fredda
Il nostro Paese non sarà interessato da una vera e propria perturbazione ma da una goccia fredda come già avvenuto altre volte durante l'autunno: con questo nome (si chiama anche cut-off) si indicano scambi tra l'aria gelida delle alte latitudini e quella più mite e temperata che si trova sul Mediterraneo. Quando avvengono queste interazioni può esserci un'evoluzione in goccia fredda, "ovvero in un blocco di aria fredda in quota che si stacca da un più vasto ciclone. Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti", spiega Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it.
Le zone più colpite
L'aria gelida di origine russa inizierà ad affluire sin dalla giornata di venerdì ma sarà soprattutto sabato 30 novembre che il maltempo colpirà il Centro-Sud con piogge e nevicate a quote molto basse: sui settori adriatici si partirà dai 5-600 metri (Marche e Abruzzo), stessa quota neve per Umbria e Lazio (le zone interne) mentre per il Sud e la Sicilia a partire dai 1.000 metri circa. Rispetto ad altre volte, però, l'evoluzione sarà piuttosto rapida con il nocciolo gelido che già domenica 1 dicembre sarà scivolato via verso la Grecia. Residua instabilità, comunque, interesserà le stesse aree specialmente nella prima parte della giornata con fenomeni in graduale esaurimento.
Quanto freddo farà
Un vero e proprio crollo termico specialmente al Centro-Sud che in questi giorni, durante le ore diurne, hanno nuovamente raggiunto localmente i 18-20°C: da sabato le temperature massime crolleranno anche di 10°C riuscendo con difficoltà a superare quest'ultimo valore anche in pieno giorno. Gelate notturne attendono invece le zone di pianura del Nord e le aree interne del Centro soprattutto laddove i cieli saranno sereni e non sarà presente il vento.
La nuova fase invernale, seppur in maniera attenuata, proseguirà anche all'inizio della prossima settimana per poi
passare a un clima più mite ma instabile a causa della correnti atlantiche in grado di riportare diffusamente piogge e temporali. Per l'esatta traiettoria e le zone più colpite saranno però necessari i prossimi aggiornamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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