Nonostante il calendario ci dica che siamo giunti all'8 gennaio, sono molto scarse le tracce del vero freddo invernale sull'Italia se non durante le ore notturne e al primo mattino soprattutto al Nord. Negli ultimi giorni punte di 20°C si sono toccate al Sud ma la colonnina di mercurio ha toccato i 17-18°C anche al Centro. Nei prossimi giorni, però, il meteo prenderà una strada diversa con i modelli che ipotizzano anche la formazione di un ciclone mediterraneo sui nostri mari.
Cosa accadrà fino a venerdì
Per capire l'evoluzione delle condizioni atmosferiche dei prossimi giorni dobbiamo iniziare dalla stretta attualità: tra mercoledì 8 e venerdì 10 gennaio non cambierà granché come spiega l'esperto de Ilmeteo.it, Lorenzo Tedici. "Avremo ancora venti di Libeccio che spingeranno qualche piovasco sulle stesse regioni: nel corso delle prossime ore sono previsti fenomeni su Liguria, Toscana e Basso Tirreno, oltre che sulla Valle d’Aosta raggiunta in giornata da un nuovo fronte atlantico".
Un clima "autunnale"
Trattandosi di venti meridionali, le temperature rimarranno al di sopra delle medie del periodo quantomeno al Centro-Sud e comprese, durante il giorno, tra 15 e 20°C. Situazione diversa al Nord con le massime che in molti casi non saliranno al di sopra dei 10°C ma soltanto laddove saranno presenti le nebbie. In Liguria, ad esempio, il maggior soleggiamento farà lievitare la colonnina di mercurio fin verso i 19°C. Se giovedì le piogge saranno più presenti, il vero inverno sembra intenzionato a tornare dal fine settimana a causa di venti freddi di origine artica con un calo termico generalizzato.
La formazione del ciclone
"Proprio questa massa d’aria più fredda favorirebbe, in seguito, l’approfondimento di un vero e proprio ciclone sul Tirreno meridionale", spiega Lorenzo Tedici. Alla domanda se può essere pericoloso, l'esperto spiega che per il momento i modelli meteorologici "intravedono la possibilità di una situazione di maltempo alluvionale tra domenica e lunedì al Sud". Vista la delicatezza di questa situazione saranno necessari ulteriori aggiornamenti e conferme ma, in caso di conferme, al Sud "si ritroverebbe il maltempo tipico di novembre a gennaio con un 2025 in ritardo di ben 2 mesi".
Come abbiamo più volte ribadito, i vortici ciclonici che si formano sul Mediterraneo non hanno nulla a che vedere con quelli potenzialmente distruttivi che si
originano in altre aree del globo. Non per questo, però, sono innocui e indolori: molto spesso le aree esposte sperimentano piogge a carattere di nubifragio o alluvione oltre a un rinforzo dei venti e possibili mareggiate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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