Temperature, all’orizzonte un freddo cambiamento: la nuova mossa dell’inverno

Nonostante una lieve ripresa delle temperature diurne grazie all'anticiclone, durante la notte continuerà a fare molto freddo e nei primi giorni del 2025 si profila una nuova e importante irruzione d'aria polare

Temperature, all’orizzonte un freddo cambiamento: la nuova mossa dell’inverno
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Dopo tanto maltempo e nevicate anche a bassa quota, l'alta pressione è tornata protagonista su tutta Italia con cieli sereni o poco nuvolosi e una ripresa delle temperature massime grazie al maggior soleggiamento. Anche se l'anticiclone durerà qualche giorno, i valori termici non aumenteranno più di tanto ma soprattutto si profila una nuova bordata invernale nei primi giorni del 2025.

Le cause del freddo notturno

Prima di capire quando e dove colpirà la nuova discesa d'aria fredda, nei prossimi giorni che ci accompagneranno alla fine di questo 2024 non farà affatto caldo ma le temperature si manterranno in linea con i valori tipici della fine di dicembre. Sono soprattutto due i fenomeni, in qualche modo collegati tra di loro, che interesseranno le nostre regioni: escursione termica e inversione termica.

Con il primo termine si indica la differenza di temperatura tra giorno e notte: ad esempio, si potrà passare dai 15-16°C di massima del Centro-Sud a 2-3°C durante la notte con differenze anche maggiori di dieci gradi. "Durante il giorno, con il passare delle ore, il terreno immagazzina il calore solare, mentre di notte, grazie ai maggiori rasserenamenti, questo calore tende a disperdersi rapidamente verso la libera atmosfera, favorendo e accelerando la diminuzione delle temperature", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it.

Nel secondo caso, quello dell'inversione termica, si verifica in presenza di cieli sereni e assenza di vento: sulle pianure le temperature scendono molto rapidamente fino a valori di 0°C o negativi (soprattutto al Nord) con l'aria calda più leggera che sale di quota. In pratica, sulle aree pianeggianti potrà fare più freddo che sulle zone di collina. Per quanto riguarda le regioni settentrionali, questo fenomeno è molto frequente durante le alte pressioni in inverno anche perché "si formano spesso nebbie persistenti o dense foschie che intrappolano il freddo nei bassi strati, provocando una maggiore persistenza del freddo nelle pianure rispetto ai rilievi circostanti".

La nuova mossa dell'inverno

Se in questi due casi, comunque, non avremo a che fare con nessuna ondata di aria fredda, massima attenzione a quello che propongono alcuni modelli meteorologici per i primi giorni dell'anno con il vero inverno che potrebbe ripiombare sull'Italia con una nuova irruzione gelida polare pronta a colpire il Mediterraneo con la possibile formazione di un'area di bassa pressione:

tornerebbero piogge ma soprattutto nevicate a quote molto basse e temperature molto fredde anche di giorno fino a portarsi al di sotto delle medie. Vista la distanza dagli eventi, però, saranno necessari i prossimi aggiornamenti.

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