La "fabbrica" del gelo, quello vero, nella stagione invernale sta tutto racchiuso nel vortice polare stratosferico che si trova normalmene sopra il Polo Nord tra i 15 e 20 km d'altitutine. In questo inizio di 2025 si è mostrato fortissimo tant'è che i suoi valori termici registrati dagli strumenti hanno toccato addirittura punte fino a -83°C, mostrando una forza che non si registrava da quasi 50 anni, precisamente dal 1978.
Cos'è il vortice polare
Prima di capire quali potranno essere i risvolti meteorologici sull'Italia, è bene capire cos'è questa enorme "trottola" gelida. "Si tratta di un'estesa area di bassa pressione, semi-permanente, collocata sopra il Polo Nord e al cui interno è racchiusa tutta l'aria fredda che si produce costantemente sulla calotta artica", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it. Durante l'inverno capita che questo vortice sia disturbato dalle dinamiche che accadono più in basso, nella troposfera, dando origine a eventuali discese d'aria fredda in Europa ma anche Canada e Stati Uniti. Se è "troppo forte", invece, il gelo rimarrà racchiuso soltanto sulle zone artiche e quelle immediatamente adiacenti dando così la possibilità all'alta pressione di essere più invadente del solito e il clima non così freddo come ci si aspetta in questa stagione.
Quali sono i suoi effetti
Come detto, per il momento la sua forza è enorme ma è tutta racchiusa sulla "testa" del Polo Nord, quindi nei suoi luoghi d'origine. L'inverno è ancora molto lungo e può accadere, come alla fine della scorsa stagione, che possa andare in crisi: a quel punto sarebbe molto facile sperimentare ondate di gelo che possono arrivare fin sul Mediterraneo. "Gli effetti possono essere molteplici, più o meno intensi: può accadere che esso si divida letteralmente in due o più parti (split), muovendosi con il suo carico di aria fredda ed instabile verso Sud. Quando si spacca o si indebolisce in questo modo, le probabilità che ondate di gelo raggiungano anche il nostro Paese crescono esponenzialmente".
Le prospettive per l'Italia
Il fatto che adesso sia molto più compatto (e freddo) del normale non gioca a favore di discese gelide verso l'Italia: soltanto in Canada, Groenlandia, Lapponia e Siberia c'è il vero e proprio gelo ma che non ha ancora il modo di scendere di latitudine. "Questo ricompattamento del vortice polare stratosferico sta stupendo molti meteorologi. Stiamo parlando di un evento veramente notevole che avrà ripercussioni sulla circolazione atmosferica sull’intero emisfero boreale, condizionando il tempo anche alle nostre latitudini", spiegano gli esperti. A breve termine è inutile illudersi: continuereremo a vivere una fase più simile all'autunno che l'inverno con temperature al di sopra delle medie del periodo.
Qualcosa potrebbe cambiare soltanto tra la prima e seconda decade di febbraio perché i modelli vedono una migrazione del vortice polare dalla sua sede abituale: in questo caso l'Europa potrebbe sperimentare un'intensa fase di gelo con riflessi
importanti anche da noi. Vista la delicatezza della situazione e la distanza, per ora, è impossibile stabilire con certezza quando e se avremo un'ondata di aria fredda degna di nota ma saranno necessari nuovi aggiornamenti meteo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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