Metropolitana nella capitale: solo in parte accessibile ai disabili

Un monitoraggio dei servizi pubblici locali svela che c'è ancora molto da lavorare per rendere le stazioni fruibili agli utenti con difficoltà motorie e ai non vedenti. Ma in generale la linea B ottiene un giudizio migliore della A

Metropolitana accessibile ai disabili? A Roma c'è ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la linea A. Lo svela il «Monitoraggio dei servizi pubblici locali e utenti disabili: la metropolitana di Roma» realizzato dall'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Campidoglio con la collaborazione dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic) e dell'Unione italiana dei ciechi e ipovedenti (Uic).
«Nel complesso, la linea A è caratterizzata, per le stazioni centrali da vetustà e conseguente difficoltà nell'apportare modifiche che ne permettano l'utilizzo a pieno degli utenti disabili - evidenzia il monitoraggio - mentre la linea B è stata costruita o ristrutturata più recentemente e per questo rispetta in maniera più esaustiva le normative».
A rendere la situazione critica è la mancanza di ascensori, che impedisce agli handicappati di accedere autonomamente a Termini e in gran parte dal tratto centrale della linea A fino ad Anagnina.
Le maggiori difficoltà le incontrano i disabili che hanno problemi motori, perché nessuna fermata della metro A ha raggiunto il voto «ottimo» per l'assenza di servizi igienici, parcheggi o per l'inadeguatezza dei percorsi.
La valutazione migliore riguarda il tratto da Cipro a Battistini, oltre a Furio Camillo, mentre la conclusione dei lavori a Subaugusta e Cinecittà dovrebbe riportare anch'esse verso un giudizio positivo. Una nota a parte va fatta per Manzoni, stazione completamente rinnovata ma non ancora completamente agibile, in quanto non funziona l'ascensore. Decisamente migliore il quadro per la linea B: 7 stazioni hanno valutazione «ottima», otto «buona» e cinque «mediocre». Solo Eur Palasport è «insufficiente» a causa dei lavori, mentre in generale la pagella finale evidenzia una situazione accettabile per la tratta più nuova in direzione Rebibbia e peggiore per quella vecchia ma ammodernata verso Laurentina.


Diverso il discorso per la mobilità autonoma di ciechi e ipovedenti, che raggiunge al massimo la sufficienza a causa delle forti criticità sulla progettazione dei percorsi tattili e sugli annunci vocali all'interno delle vetture. Per la linea A la stazione migliore è Manzoni mentre la peggiore è Valle Aurelia, mentre per la B si salva il percorso in direzione di Rebibbia, ma solo 9 stazioni raggiungono la sufficienza.

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