Mezzo metro di neve paralizza New York

Turni speciali per ripulire strade e riaprire gli aeroporti

Due cose colpiscono in particolare quando Manhattan si risveglia imbiancata come oggi: il silenzio ovattato di una delle città più rumorose al mondo, la metropoli che non dorme mai; e la velocità con la quale operano gli spalatori - i portieri dei palazzi o l'esercito municipale del sindaco Michael Bloomberg - liberando sin dall' alba i marciapiedi della città paradiso dei pedoni. Una forte tempesta invernale, con circa 50 centimetri di neve caduti nelle notte tra domenica e lunedì, tuoni e venti fortissimi, ha investito semiparalizzandolo il Nord est degli Stati Uniti, colpendo in pieno New York e le circa 20 milioni di persone che ne compongono l'agglomerazione. Bloomberg in testa, i servizi comunali si sono messi immediatamente in moto per limitare al massimo i disagi, ma prima di domani la situazione difficilmente sarà tornata normale, vista l'entità della nevicata, inconsueta a questi livelli all'inizio dell'inverno. Sono stati particolarmente colpiti gli aeroporti dell'area, la cui riapertura era prevista in serata, con grossi ritardi rispetto alle previsioni iniziali. Secondo la Faa, l'organismo federale che regola i trasporti aerei, si prevedeva di riaprire gli scali internazionali Jfk e Liberty di New York entro le 18:00 locali, la mezzanotte italiana, mentre la situazione rimaneva bloccata a LaGuardia, l'aeoporto più vicino a Manhattan, uno dei principali degli Stati Uniti per i voli interni. Gli unici due voli Alitalia partiti questa mattina da Roma, per Jfk e Newark, sono stati dirottati su Chicago il primo e Toronto in Canada il secondo. Nel primo pomeriggio, quasi nessuna auto circolava per il centro di Manhattan, dove la macchine parcheggiate erano praticamente tutte completamente ricoperte di neve. Molti autobus, bloccati dal blizzard, erano stati abbandonati dai loro conducenti agli incroci. Anche l'Onu, come molti uffici della Grande Mela, ha chiuso i battenti oggi, vista le difficoltà per raggiungere il complesso del Palazzo di Vetro. Circa 500 persone hanno vissuto una brutta avventura: sono rimaste intrappolate nella metropolitana di New York per oltre sette ore al freddo, senza acqua nè cibo e senza servizi, tra le fermate di Acqueduct e Rockaway Blvd nel Queens. I trasporti pubblici funzionano a singhiozzo: a metà giornata circolavano pochi autobus, e la metropolitana accusava pesanti ritardi, visto che diversi treni non sono riusciti a raggiungere Manhattan a causa degli scambi ghiacciati. Ci sono stati forti disagi anche per i servizi ferroviari: mentre sono ripresi, ma con un ritmo ancora irregolare, i collegamenti tra New York e Boston. I treni pendolari erano invece praticamente tutti fermi. I servizi del comune stanno lavorando a pieno ritmo, per normalizzare la situazione nelle prossime ore. Gli spazzaneve in funzione sono 1.700, mentre 365 mezzi speciali stanno spargendo sale per tutta la città. Gli operai al lavoro sono 4.800 circa, con turni straordinari di 12 ore.

Bloomberg, ha chiesto ai newyorchesi di spostarsi il meno possibile, ma Central Park, con i vialetti gi... spalati, era pronto sin dalle prime ore della mattina ad accogliere migliaia di newyorchesi e di turisti, pronti a battaglie di palle di neve in cambio di una cioccolata calda.

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