«La “mia” Sesto: più sicura e vivibile»

Sicurezza e vivibilità. Giuseppe Pasini, il 76enne costruttore candidatosi a sindaco per il centrodestra a Sesto San Giovanni, ha infatti incentrato il suo programma sulla volontà di cambiare la città e renderla più a misura d'uomo. L'aspirante primo cittadino, che il prossimo 27 e 28 maggio tenterà di espugnare la roccaforte rossa sostenuto dalla lista civica «Con Pasini finalmente per Sesto», Forza Italia, An, Udc, Lega, Pensionati, Pri e Democrazia Cristiana per l'Autonomia, raccogliendo le segnalazioni dei cittadini stanchi di furti e microcriminalità, ha evidenziato la necessità di contrastare le occupazioni abusive, rimuovere i camper nomadi dalle strade e rafforzare il corpo della polizia locale. «In questi anni, con la giunta Oldrini, Sesto è stata vittima di un'immigrazione senza controllo e senza solidarietà - ha detto Pasini -. Per gli immigrati ci vuole accoglienza nelle regole, ma rigore contro chi delinque».
Secondo Pasini la situazione potrebbe peggiorare dato che la Provincia di Milano ha stanziato a dicembre un contributo di 250mila euro al comune di Sesto per la realizzazione di un campo rom in cogestione con la Croce rossa. «Come mai i cittadini di Sesto sono stati tenuti all’oscuro della cosa? - chiede Pasini -. Ciò che è ancor più grave è che il progetto è stato camuffato dalla dicitura “Centro diurno/notturno di pronto intervento sociale”».

L'aspirante sindaco, che per anni ha cambiato la città attraverso gli edifici che ha costruito, tenta ora di cambiarla attraverso le piccole cose: potenziare il servizio di pulizia e avviare un programma per aumentare il verde pubblico, istituendo le greenway, cioè corridoi verdi per collegare le parti di interesse pubblico. «Come tutti gli imprenditori io preferisco fare, non parlare».

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