Dopo 25 anni chiude definitivamente il campo rom di Vaiano Valle, spina nel fianco del Municipio 5 e incubo dei residenti di Ripamonti. Uno sgombero estremamente delicato, per la presenza di cittadini residenti e italiani (138) e minori (65). Aspetto che ha reso articolato e complesso il percorso di preparazione della chiusura vera e propria, avvenuta ieri mattina.
Il 5 febbraio 2020 l'Autorità Giudiziaria ha adottato un provvedimento di sequestro preventivo dell'area a tutela della proprietà con richiesta alla Questura di procedere all'esecuzione dell'atto. Considerata la complessità e la delicatezza della situazione di fragilità delle famiglie radicate da anni nell'area, con la presenza di molti minori che frequentano la scuola, sono stati avviati tavoli tecnici di approfondimento, coordinati dalla Prefettura, cercando una sistemazione per le famiglie e la tutela dei minori, e allo stesso tempo dell'ordine pubblico fanno sapere dalla prefettura.
Il Comune ha elaborato un progetto di accompagnamento abitativo e sociale dei nuclei familiari per i quali è stato ottenuto un contributo straordinario del Ministero dell'Interno di circa 515mila euro, in più annualità. Il Prefetto Renato Saccone ha attivato il 30 marzo 2022 la Cabina di Regia prevista dal Decreto Sicurezza per il coordinamento delle operazioni: dei 37 nuclei originari, 4 si sono allontanati, 4 sono risultati assegnatari di alloggio Erp, 3 sono stati presi in carico per motivi socio-sanitari dai Servizi Sociali, 26 sono stati inseriti nei servizi abitativi transitori (Sat); tutti i 33 nuclei rientrano, per il biennio 2023/2024 nel progetto sociale di accompagnamento.
«Situazioni complesse richiedono una strategia condivisa, così si è proceduto in questi mesi per ottemperare al provvedimento dell'autorità Giudiziaria, contemperando il diritto di proprietà con i diritti delle persone» spiega il prefetto Renato Saccone.
«Abbiamo preferito il lavoro silenzioso e i fatti» chiosa su Facebook, l'assessore comunale al Welfare Lamberto Bertolè. «Fatti incontrovertibili che superano le parole e gli strepiti di chi, come il centrodestra, ha permesso che, nel 1997, l'insediamento abusivo si formasse, salvo poi protestare con presidi, manifestazioni e selfie», conclude l'assessore al Welfare.
Il centrodestra va all'attacco, dopo i presidi della Lega che nei giorni scorsi aveva denunciato i roghi dolosi al campo, orchestrati per ritardare le operazioni di sgombero e Riccardo de Corato che rivendica i 100 sgomberi effettuati dalle giunte Albertini e Moratti durante un'«emergenza nomadi ben più grave di quella attuale». «Non è mai troppo tardi: finalmente il campo abusivo di Vaiano Valle è stato sgomberato, guarda caso in campagna elettorale» attacca ironico il consigliere regionale di Fratelli d'Italia De Corato. «Ma non è chiaro a quale prezzo» riferendosi al costo della bonifica dell'area e allo stanziamento straordinario del Ministero. Si chiede «in quali alloggi verranno accolti i rom, e per quanto tempo», osservando che «tutti sanno che le sistemazioni temporanee offerte agli abitanti di Vaiano Valle diventeranno permanenti».
«Tredici anni di permissivismo, 500mila euro dei contribuenti, occupanti a spasso in cerca di altri insediamenti dove delinquere» chiosa Max Bastoni, consigliere regionale della Lega.
«La Lega si è sempre schierata per lo sgombero di questi insediamenti mentre apparati statali legati al centrosinistra ha fatto melina per anni, come peraltro avvenuto per l'ex macello di viale Molise e via Bolla, obbligando i residenti a restare ostaggi di criminali e degrado. Per non parlare dei denari pubblici sperperati per inverosimili percorsi di reinserimento sociale di sbandati e balordi. Con Pisapia 5, 7 milioni per il 2013 e 2014, con Beppe Sala altrettanti dal 2016 al 2021».
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