È allarme legionella: a Bresso due morti. Contagiate 18 persone

Tra le vittime c'è un anziano di 94 anni sopravvissuto ai lager. Si cercano le cause

È allarme legionella: a Bresso due morti. Contagiate 18 persone

È salito a due il numero delle vittime per legionella a Bresso. E a 18 quello delle persone contagiate nel comune di poco più di 26mila abitanti. Ieri è morta una paziente di 94 anni, dopo che il coetaneo Lino Mazzola era deceduto domenica. Sempre ieri i funerali dell'anziano, deportato nei campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale e molto conosciuto nella cittadina. I contagiati sono divisi tra l'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo e il Niguarda. Le due vittime, le persone più anziane tra quelle che hanno contratto la malattia, erano entrambe ricoverate al Bassini.

Il batterio non si trasmette da persona a persona ma attraverso l'inalazione del vapore acqueo a una temperatura tra i 25 e i 55 gradi. La legionella vive nell'acqua e può proliferare negli impianti idrici. È più pericolosa per le persone fragili per l'età o per le condizioni di salute già compromesse. Il sindaco Simone Cairo si trova a fronteggiare l'emergenza a poco più di un mese dalla sua elezione. Il Comune ha istituito un tavolo di crisi, con gli operatori dell'Ats Città metropolitana di Milano sul posto. Il picco dei casi si è verificato nel weekend. Si è passati dagli iniziali tre a sei, poi all'inizio della settimana sono raddoppiati. Gli ultimi contagi, quattro, sono di ieri. Fin dalle prime ore il Comune ha preso contatto con l'assessorato regionale alla Sanità per le contromisure. A partire dal 17 luglio sono state inviate comunicazioni a strutture come case di riposo e centri per disabili e alla Croce rossa che gestisce il centro di prima accoglienza per immigrati. Sono stati allertati anche gli amministratori di condominio e sono state fatte le analisi della rete dell'acquedotto intorno alle residenze dei contagiati. I primi risultati sono negativi, ma l'Ats ha fatto altri accertamenti e gli esami di laboratorio sono in corso. I nuovi esiti sono attesi per venerdì. Per quanto riguarda le abitazioni dei malati, in alcune delle quali sono state trovate tracce del batterio, è scattata la bonifica degli impianti.

Bresso è stata già colpita dalla legionella nell'ottobre 2014, nella stessa area. Ci furono sei casi e una vittima. «Il sospetto di una correlazione con quell'ondata è forte - spiega Cairo -. Allora non si trovò l'origine del contagio. Mi auguro che questa volta si determinino le cause e si stabiliscano le misure utili a evitare una recidiva futura. Con l'aiuto delle istituzioni, Regione in testa, potremo approntare un protocollo di prevenzione utile anche ad altre città». Il Comune ha ordinato intanto la chiusura delle fontane e dell'acqua negli orti del parco pubblico. Al più presto, al termine dei prelievi per le indagini, si procederà alla sanificazione dell'intera rete idrica. Ieri il sindaco ha incontrato i gestori di attività che hanno a che fare con il ciclo dell'acqua, come lavanderie e autolavaggi. Stasera si terrà un incontro pubblico con la cittadinanza, trasmesso in streaming. Per i privati il consiglio è di procedere alla manutenzione e alla sanificazione degli impianti, di cambiare filtri e doccette.

Fino a due giorni fa i contagi si concentravano in un quadrilatero al centro dell'abitato, ma quelli di ieri sono in un'area diversa. Quasi tutte le persone ricoverate hanno tra i 70 e gli 80 anni, la più giovane ne ha 62. Alcuni di loro hanno un quadro clinico preoccupante.

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