Allarme piccioni e nutrie: ci costano 2 milioni di euro

Allarme piccioni e nutrie: ci costano 2 milioni di euro

Un milione e 870mila euro. Incredibile a dirsi ma a tanto ammontano i danni inflitti alle aziende agricole lombarde da nutrie e piccioni tra il 2004 e il 2011. È quanto emerge da un' elaborazione della Coldiretti Lombardia su dati provinciali. Peggio delle cavallette. I maxi roditori in 8 anni hanno provocato devastazioni per oltre un milione di euro (72% del totale), mentre i piccioni per più dimezzo milione di euro (28% del totale).
L'area del milanese è quella più colpita, con il 43% del totale, pari a 806mila euro. Fra le altre province, quelle dove il problema dei piccioni si sente maggiormente sono Pavia (con 78.824 euro di danni), Como (54.250 euro), Brescia (quasi 37 mila euro) e Bergamo (20.555 euro). Per le nutrie, oltre alla provincia di Milano, gli altri territori più bersagliati sono: Lodi (472.678 euro), Brescia (146.727 euro), Pavia (137.599 euro) e Cremona (73.229 euro).
«È una situazione difficile per il territorio e per gli agricoltori - commenta la Coldiretti regionale - Ancora non è stata trovata una soluzione definitiva che permetta di tenerli sotto controllo. Abbiamo più volte sollecitato interventi incisivi da parte delle istituzioni. Negli ultimi anni sono stati fatti dei passi avanti, ma si deve fare di più - aggiunge la Coldiretti Lombardia - visto che i disagi non sono solo per gli agricoltori, ma per tutta la popolazione e, se parliamo dei piccioni, i danni e la sporcizia che portano in città sono sotto gli occhi di tutti». Le nutrie distruggono gli argini dei canali, provocano danni all'irrigazione dei campi, rovinano le sementi, mandano all'aria i raccolti. Eppure gli ambientalisti le difendono. È di pochi giorni fa il caso della Lav, la lega anti vivisezione, che nel cremonese ha denunciato un uomo accusandolo di aver ucciso a badilate una nutria ribelle, che si rifiutava di entrare nella gabbia. «La nutria - precisano gli animalisti della Lav - è un animale appartenente alla cosiddetta fauna selvatica e pertanto tutelato. Ferire o uccidere un animale selvatico è un crimine sanzionato penalmente con pene che arrivano fino a due anni di reclusione».
Nella zona di Buccinasco e Zibido San Giacomo quella contro le nutrie è diventata una battaglia in piena regola. Va bene il rispetto degli animali, ma il numero dei roditori che sovraffollano le campagne va tenuto sotto controllo. A Zibido è ripresa la stagione della caccia a canna liscia. Altrove si usano esce avvelenate e il metodo dell'eutanasia per togliere di mezzo i pestiferi animaletti. A Buccinasco invece si sta anche percorrendo una strada alternativa, che mette d'accordo agricoltori e animalisti: la sterilizzazione. Ogni nutria catturata viene portata in laboratorio e sterilizzata.

in modo tale che la riproduzione degli animali rovina campi sia contenuta entro i limiti. Poi l'animale viene dotato di micro chip e lasciato libero nel suo habitat naturale, senza uccisioni cruente. Da un anno è cominciata la sperimentazione e a breve dovrebbero arrivare anche i risultati salva campi.

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