Atto illecito per il giudice irridere l'avvocato

La Cassazione ha sentenziato che commette un illecito il magistrato che nei suoi provvedimenti utilizzi un "tono irridente e allusivo nei confronti di una professionista"

Non c'è stato bisogno di andare a Berlino. C'è un giudice anche a Roma e questa volta, infrangendo una consolidata prassi di protezione della casta, gli ermellini delle Sezioni unite civili della Cassazione hanno sentenziato che commette un illecito e per questo merita la censura il magistrato che nei suoi provvedimenti, «a prescindere dal merito», utilizzi un «tono irridente e allusivo (...) nei confronti di una professionista». Con in questo caso l'aggravante (per chi ancora crede nella differenza tra i sessi) di un avvocato donna che, «quand'anche fosse stata effettivamente nel torto, non poteva essere derisa». Rigettato, dunque, il ricorso del giudice milanese Benedetto Simi de Burgis e conferma della censura disposta due anni fa dal Csm in un procedimento disciplinare.

Il magistrato, ai tempi giudice tutelare del Tribunale di Milano e ora in Corte d'appello, era stato condannato «per aver violato i doveri di correttezza, imparzialità ed equilibrio - si legge nelle motivazioni -, ponendo in essere abitualmente comportamenti lesivi della sua immagine di magistrato, gravemente scorretti nei confronti di parti, difensori, personale amministrativo, colleghi ed ausiliari». Tre le accuse nel procedimento avviato dal Csm: in un procedimento di interdizione, nel quale aveva manifestato l'intenzione di astenersi per la conoscenza personale di una delle parti, avrebbe fornito suggerimenti a uno dei due protagonisti del contenzioso.

In una procedura di amministrazione di sostegno avrebbe usato nelle motivazioni di alcuni suoi provvedimenti un «tono irridente ed allusivo» nei confronti di un avvocato e, infine, aveva revocato a una professionista la nomina di curatrice di un minore con «l'accusa infondata, di avere illecitamente trattenuto nella propria (...) disponibilità somme di proprietà del minore assistito».

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