Bagarre in Consiglio comunale a Milano. Il centrodestra dopo ore di proteste, striscioni con la richiesta di dimissioni alla giunta Pisapia e al presidente dell'aula Basilio Rizzo e minacce di ricorsi, è arrivato a chiamare il 112. La telefonata ai carabinieri è partita dal consigliere di Forza Italia Pietro Tatarella per «violazione dell'articolo 338 del codice penale, ovvero violenza o minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario. Vogliamo procedere con la denuncia».
A scatenare la rivolta dell'opposizione è stato l'ennesimo colpo di mano del centrosinistra per evitare la discussione degli emendamenti presentati dalla minoranza. In aula è in corso da ieri il dibattito sull'assestamento di Bilancio 2013. Quasi 4.700 le correzioni al testo presentate da Fi, Ncd, Fdi Lega e Manfredi Palmeri. Ma l'Ufficio di presidenza ha deciso di accorpare i 4.700 emendamenti in 29 gruppi, eliminare la presentazione dei subemendamenti e contingentare i tempi di discussione.
Già questa mattina alla ripresa dei lavori la minoranza ha sollecitato un parere dei revisori dei conti sulla regolarità della procedura. La risposta è arrivata solo alle 13, con la dichiarazione di incompetenza da parte dei revisori stessi. Il presidente dell'aula Basilio Rizzo ha concesso un'ora sola di dibattito e aperto la votazione sui gruppi senza possibilità di intervento.
Il capogruppo di Fdi è salito per protesta sulla sedia, i leghisti Alessandro Morelli e Igor Iezzi hanno gridato «fascista» e chiesto le «dimissioni» a Rizzo, «vergogna», «incompetenti», «arroganti» gli slogan gridati da Fi e Ncd. I consiglieri hanno chiesto un incontro al prefetto, atteso per oggi o al più tardi lunedì. L'ultimo colpo di scena (per ora) è la telefonata al 112.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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