La legge, a volte, viene applicata molto severamente quando si tratta di minori. Qualche settimana fa (era il 7 giugno) vennero semplicemente indagati per omicidio colposo due genitori del Bangladesh che, dopo aver affidato la loro bimba di appena 6 mesi a una parente, l'avevano ritrovata ai piedi del letto, in coma, dopo essere caduta e aver sbattuto la testa. La piccola morì al Niguarda qualche ora più tardi.
L'altroieri, invece, è finita subito in manette la giovanissima nonna cinese (ha solo 50 anni, ndr) riconosciuta colpevole di abbandono di minori per essersene andata a fare una passeggiata anziché badare ai due nipotini rimasti a casa. La sua sconsideratezza, infatti, per puro miracolo ha solo sfiorato quella che sarebbe stata altrimenti una tragedia vera e propria: il maschietto, un bimbo di 5 anni che è il maggiore tra i fratellini, ha raggiunto il balcone dell'appartamento al secondo piano, lo ha scavalcato ed è precipitato nel cortile interno dello stabile. Per fortuna il piccolo si è semplicemente fratturato un polso. Tuttavia i carabinieri non hanno avuto dubbi: la nonnina è stata portata in cella. Salvo poi essere liberata poco dopo dal pm di turno che ha disposto per lei l'obbligo di firma in caserma.
Il fatto è accaduto lunedì alle 17.30 in via Jacopino da Tradate, in zona Certosa. I genitori del piccoli, entrambi cinesi e regolari, sono stati praticamente costretti ad affidare il loro bimbo di cinque anni e la loro piccola di appena 14 mesi alla giovane nonna. Non avevano molta scelta: la madre lavora in un negozio nel cuore di Chinatown, in via Paolo Sarpi e non si può «staccare» un momento dal suo impiego. Al momento, infatti, è la sola a mantenere la famiglia visto che il marito è disoccupato e sta cercando febbrilmente lavoro. Così la genitrice ha accompagnato il piccolo al nido intorno alle 9 chiedendo a sua madre, la «nonnina», che bada regolarmente alla nipotina di poco più di un anno di vita, di andare a riprendere il bambino a scuola alle 16. La donna ha eseguito alla lettera le indicazioni della figlia. Salvo poi, una volta a casa, abbandonare entrambi i bambini da soli (lui faceva merenda, la piccolina dormiva beata) nell'appartamento della figlia per andarsene a fare una passeggiata.
Mezz'ora dopo la 50enne non era ancora rientrata e l'intero stabile di via Jacopino da Tradate era in subbuglio totale: la bimba, infatti, si era svegliata e piangeva a squarciagola tant'è che più di un vicino, capendo che qualcosa in quell'appartamento non stava andando per il verso giusto, era già intenzionato a chiamare i soccorsi. Dopo un po', poi, è scoppiato il deliro e in molti condomini si sono attaccati al telefono per lanciare l'allarme. Si è sentito infatti un tonfo sordo e un pianto ancora più disperato, quando il fratellino, raggiunto il balcone, ci si è arrampicato sopra e poi è caduto nel vuoto.
Sul posto sono arrivati subito i carabinieri, l'ambulanza del 118, mentre una folla di gente si è assiepata davanti al condominio.
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