La Chiesa di Milano coi poveri

«Pane e parola» per chi ha bisogno

Luciana BaldrighiPranzo, cena e festa di «Capodanno in stile 3P» (pane, parola, poveri) per i centocinquanta ospiti della Casa della Carità e per i clochards di Milano, per iniziare il 2016 in nome della solidarietà e della vicinanza verso i più bisognosi. Così in via Francesco Brambilla 10. Stiamo parlando anche di nuovi poveri che vivono grazie all'aiuto di Azione Cattolica e che, nonostante siano caduti in una situazione di disagio grave, vivranno ugualmente il primo dell'anno come in una vera e propria famiglia. Molti ospiti arrivano anche dal Nord Africa: fuggono da guerre e persecuzioni o anche da condizioni di povertà estrema. Altri profughi hanno deciso di tornare una settimana, fino all'Epifania, in questo luogo che li ha accolti quando sono entrati in Italia, in quanto proprio nella nostra città stanno seguendo corsi di inserimento lavorativo e regolarizzazione di permessi di soggiorno. «Un'alta percentuale dei nostri ospiti vive qui. Ci sono adulti, giovani e bambini con le proprie mamme. Una buona quantità di persone, dopo aver seguito i corsi, sta trovando un'occupazione spiega Silvia Landra, direttrice della struttura e presidente di Azione cattolica . Tanti dei nostri ospiti hanno lo stato di rifugiato politico e si trovano ad affrontare problematiche di carattere sanitario che stiamo cercando di risolvere». Un vero e proprio popolo e ciò che li accomuna è soprattutto non avere una casa. Numerosi italiani hanno percorsi ed esperienze di carcere alle spalle, altri sono senza un tetto perché sfrattati dalle loro abitazioni. Per chi ha bisogno di ascolto è stato previsto anche un momento di preghiera nella chiesa di San Gregorio. Per la serata molte persone emarginate e lontane dai loro affetti hanno potuto pernottare al Centro Ambrosiano di Seveso. Dopo la Santa Messa ciascuno ha avuto la possibilità di raccontare la propria esperienza vissuta: storie, vicende, sguardi che toccano il cuore. La carità è qualche cosa che cambia le persone sia nel dare che nel ricevere. Occhi spalancati sul futuro grazie alla generosità di tanti milanesi.L'assistente dell'Azione cattolica, don Luca Ciotti, ha portato avanti una campagna di raccolta di indumenti, sacchi a pelo, materassini e ha istituito «un ospedale da campo» in collaborazione con il Centro pastorale ambrosiano di Seveso e la Caritas prosegue nell'iniziativa in ventiquattro ristoranti del capoluogo lombardo per le donazioni in apposite teche.

L'appello a sostenere le persone in fuga e in grave difficoltà, rilanciato dal Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, proseguirà con l'iniziativa «L'amore sconfinato di Dio», nel tentativo di aiutare tutti coloro che cercano riparo dalle guerre. Obiettivo non semplice, ma la determinazione non manca.

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