Circa 300 lavoratori della sanità lombarda hanno partecipato al corteo organizzato dai sindacati di base per protestare contro i licenziamenti al San Raffaele e per chiedere il rilancio della sanità pubblica. Alcuni momenti di tensione si sono verificati quando i manifestanti, partiti da piazzale Loreto, hanno cercato di entrare nella sede della Regione Lombardia sfondando il cordone formato dalla forze dell'ordine. Poi i lavoratori, ai quali si è unito un gruppo di studenti dell'ex Cuem dell'Università Statale, si sono riuniti in presidio davanti a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale.
Sugli striscioni scritte come «Sanità bene comune» o «Vergogna San Raffaele». «Protestiamo contro il taglio di 2.700 posti letto in Lombardia - spiega Margherita Napoletano, dell'Usb - chiediamo che la sanità pubblica venga rilanciata e che il San Raffaele venga acquisito dal pubblico per evitare i licenziamenti».
Per coincidenza il corteo è avvenuto nello stesso giorno della prima riunione della commissione sanità in Consiglio regionale. Tema della riunione: la città della salute, che unificherà il neurologico Besta e l'Istituto dei tumori.
Fabio Rizzi, presidente della commissione, ha smussato le posizioni prese in passato sull'area prescelta per il nuovo polo sanitario (le ex Falck a Sesto San Giovanni) e l'ha applaudita come una «posizione strategica». Nel corso delle audizioni sono stati affrontati tutti i nodi della questione «ed è emerso - ha aggiunto Rizzi - che non esistono soluzioni alternative particolarmente attraenti all'area ex Falck. La commissione ha intenzione di chiudere in tempi brevissimi l'istruttoria perché vogliamo dare un'adeguata allocazione strutturale alle eccellenze della sanità della nostra regione».
Va bene rispettare le tempistiche, ma il Pdl solleva qualche perplessità: la città della salute occuperà infatti «solo» 200mila mq di un'area che si estende su una superficie di un milione di metri quadri. E rischia di trovarsi circondata da ipermercati e palazzi: completamente avvolta in una nuova città.
«Ho forti dubbi sullo sviluppo urbanistico delle ex Falck - commenta Stefano Carugo (Pdl) - Teniamo presente che è nostro dovere fare gli interessi dei cittadini e dei pazienti e non quelli degli immobiliaristi. Non è tardi per tornare indietro e, se non altro, fissare paletti che tutelino il progetto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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