Hanno studiato le sue abitudini e gli hanno teso un'imboscata. Sapevano che il commercialista Fabio P., 51 anni, mentre la mattina accompagna il figlio 15enne alle Medie, si ferma all'edicola a comprare i giornali. Così lo hanno atteso in piazza Ottavio Cabiati, hanno aspettato che scendesse dalla sua auto e, mentre si avvicinava al giornalaio, standogli alle spalle, gli hanno sparato alle gambe. Tre colpi di pistola calibro 9, una semiautomatica. Poi il misterioso feritore (aveva in testa un casco integrale che gli nascondeva completamente il viso, ndr) è scappato a tutta velocità a bordo di uno scooter.
Impossibile non immaginare lo scompiglio che la vicenda ha creato ieri mattina nel grosso comune brianzolo a nord ovest di Monza. Un fatto simile, in pieno centro, davanti ai passanti (numerosi) che a quell'ora stanno andando al lavoro, fa piombare l'intera cittadinanza nel terrore. Per non parlare poi del giovanissimo figlio della vittima. Il quindicenne, infatti, è stato testimone oculare di tutta questa brutta vicenda: ha visto il padre cadere a terra ferito, colpito da uno sconosciuto che è scappato impugnando ancora l'arma. E così, mentre arrivava l'ambulanza e il genitore veniva trasportato all'ospedale San Gerardo di Monza, anche il ragazzo è stato soccorso perché si trovava in stato di choc.
Fabio P., ragioniere commercialista sposato con una coetanea e padre del 15enne e di ragazza di 21 anni che frequenta l'università, è originario di Erba (Como) ma risiede a Seregno e ha lo studio a Giussano. Lì lavora insieme alla moglie. Secondo i carabinieri della compagnia di Seregno la vittima sarebbe stata condannata definitivamente nel 2007 per emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolente, ma pare abbia anche precedenti per truffa.
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