Coronavirus, la Lombardia si blinda: chiusi scuole, cinema, musei e luoghi di aggregazione

Il sindaco di Milano lo ha dichiarato a margine della riunione operativa in prefettura

Coronavirus, la Lombardia si blinda: chiusi scuole, cinema, musei e luoghi di aggregazione

"Penso che le scuole vadano chiuse a Milano". Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala anticipa, in una conferenza stampa, così ha anticipato in una conferenza stampa quello che avrebbe chiesto oggi durante l'incontro operativo in prefettura sull'emergenza Coronavirus.

"Vista la decisione delle università e capendo che si tratta di una situazione diversa, rimane il fatto che anche a livello prudenziale penso che le scuole vadano chiuse a Milano. Proporrò al presidente della Regione di allargare l'intervento a livello di Città Metropolitana. Vista anche che è la settimana del Carnevale, proporrò di chiuderle già da lunedì".

Si tratterebbe, dunque, di "una misura prudenziale", considerando che sembra "essere un'epidemia non particolarmente letale ma che si diffonde con facilità". Giuseppe Sala non minimizza quanto sta accadendo perché "Nessuno di noi sa quale sarà l'evoluzione", però tranquillizza la cittadinanza chiedendo "ai cittadini non dico di mettersi nei nostri panni, siamo noi che gestiamo, ci mancherebbe altro, ma di comprendere che dobbiamo prendere decisioni non avendo contezza di uno scenario stabile".

Sulle stesse posizioni il prefetto di Milano, Renato Saccone che ha dichiarato: "Confidiamo nella collaborazione di tutti i cittadini. Ad oggi gli uffici pubblici saranno aperti. Saranno attivate alcune cautele, i cittadini si limitino all'essenziale nelle richieste agli uffici pubblici e questo consentirà un lavoro più sereno".

Lo stop alle lezioni, quindi, dovrebbe scattare "da lunedi" e per il sindaco "è logico estendere alla Città metropolitana", perché "il provvedimento è meglio che lo prenda la Regione su Milano e Città metropolitana. Per questo ho fatto la proposta alla Regione e reputo che non ci saranno problemi".

Sulla chiusura delle scuole, Sada afferma che "Potrei farlo io - continua il sindaco - ma sono confidente che lo farà la Regione perché ne ho già parlato. Vorrei essere attore di una proposta che ha un senso più compiuto. Ho parlato con l’assessore Gallera non reputo ci sia nessun tipo di problema. Ad oggi per una settimana, spero che sia sufficiente".

Per quanto riguarda tutto il resto delle attività milanesi, per il Sindaco "Gli eventi in città sono tanti, non immagino una città blindata in cui tutto viene annullato ma quelli che sono non obbligatori e rinviabili magari sarà buon senso rinviarli". Nel frattempo "A mezzogiorno istituiamo a palazzo Marino un tavolo di lavoro" che servirà a "monitorare la situazione che è in evoluzione. Ogni decisione potrà trovare una nuova declinazione nei giorno successivi".

Intanto, al termine dell'incontro è stato comunicato che la Regione, in relazione all'evolversi della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo una Ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Il documento, non appena emanato, sarà trasmesso a tutti i Prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L'ordinanza sarà efficace fino a un nuovo provvedimento. Tra i provvedimenti previsti sono contemplati: la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico.

Inoltre sarà prevista anche la sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonchè della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza. Disposta inoltre la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. L'ordinanza, i cui contenuti puntuali saranno resi noti nelle prossime ore, sarà soggetta a modifiche al seguito dell'evolversi dello scenario epidemiologico. La raccomandazione a tutti i cittadini di rispettare le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria quali lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce, non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti. Infine la Regione invta contattare il numero verde regionale solo per la zona di Codogno interessati dall'ordinanza 800.89.45.

45 o il 112 se hai febbre o tosse o sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.

Si ipotizza anche la chiusura delle attività commerciali mentre dovrebbero restare però aperti tutti i servizi pubblici e, dunque, gli uffici e i trasporti funzioneranno regolarmente.

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