«Giù le mani dallo stadio...». Sui social e sui siti dei tifosi rossonerazzurri il coro sale alto. Business is business ma abbattere San Siro per costruire un impianto nuovo di zecca da sessantamila posti come sembra vogliano fare Inter e Milan che a breve dovrebbero presentare il progetto a Palazzo Marino per molti (tantissimi) sembra davvero una bestemmia. E così c'è chi è pronto scendere in piazza, chi a far «casino» allo stadio chi addirittura minaccia di incatenarsi: «Buttar giù il Meazza- scrive un nerazzurro su Blog di FcInter1908- sarebbe come abbattere il Duomo...». E forse un po' lo è anche se, va ricordato, gli inglesi con il tempio di Wembley hanno fatto la stessa cosa e ora vivono tutti felici e contenti. Ma il Meazza costruito nel 1926 e poi ristrutturato ed ampliato con i Mondiali di Italia '90 è la Scala del calcio, un simbolo della città, quasi un monumento e nonostante gli anni, resta ancora dei migliori impianti in Italia anche dal punto di vista del godimento della partita che, da poche parti , si vede bene come a Milano.
«La Soprintendenza sta verificando che non ci siano vincoli su San Siro- ha spiegato ieri il sindaco Sala- A me ad oggi non risultano. Io preferirei che si lavorasse su San Siro, ma se le squadre, per il timore di dover giocare in un cantiere mentre c'è il campionato, preferiscono un progetto diverso, sanno quali sono i limiti che noi possiamo concedere in termini di edificazione».
«È chiaro tanto a loro quanto a noi- ha poi aggiunto aggiunto il sindaco - che uno stadio senza ulteriori sviluppi è difficilmente sostenibile. Io non ho fretta ma vorrei che venissero da noi con proposta chiara. In un modo o nell'altro sarebbe una buona cosa per Milano. Io sono affezionato a San Siro ma non posso ragionare da tifoso quindi dico che è un problema solo di rispetto delle regole. Vediamo un pò cosa succederà».
Ma se il sindaco tifa per ristrutturare San Siro anche se, ovviamente non può dirlo, c'è chi sugli spalti comunali non ha dubbi su quel debba essere la via da seguire: «San Siro è Milano e non si può demolire- spiega Marco Bestetti di Forza Italia, presidente del Municipio 7. Le società di Milan e Inter sembrano ormai indirizzate verso la costruzione di un nuovo stadio proprio accanto al Meazza, aspettiamo di vedere il progetto ma la Scala del calcio non va abbattuta.». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere leghista Gabriele Abbiati: «Il Meazza non permetterebbe alle società di monetizzare quanto vorrebbero?- attacca- Ciò non basta per abbattere quello che per tutti milanesi è un tempio del calcio. È uno stadio iconico, è la storia di Milano e come tifoso non posso esimermi da esprimere la mia insoddisfazione e la mia rabbia. Come politico faro di tutto perchè ciò non avvenga». Chiede di salvare il vecchio Meazza anche Bruno Dapei, direttore dell' Osservatorio metropolitano: «Ma è così impossibile ristrutturarlo?- si chiede- Immagino possa essere costoso ma anche buttarlo giù e rifarlo non sembra gratis...»
C'è poi chi, come il consigliere azzurro Alessandro de Chirico chiede chiarezza: «Il solo pensare che San Siro, gloriosa Scala del Calcio conosciuta in tutto il mondo, potrebbe essere demolito mi fa soffrire- spiega- Ma non sono per il sì o per il no, voglio valutare capendo di cosa stiamo parlando. Meno di un mese fa abbiamo adottato il Pgt con un emendamento che dà la possibilità di un maggior indice edificatorio nell'area dell'ex-Trotto. Tre giorni dopo quel voto abbiamo letto sui giornali le società sono interessate all'area del parcheggio. Il sindaco tentenna, la soprintendenza non sa se ci sono vincoli e nessuno si preoccupa dei parametri Uefa che in fatto di distanze di sicurezza dall'abitato sono molto chiari...». Palla al centro quindi.
La partita è cominciata ma pare che molti in città vogliano ancora che si giochi al Meazza come scrive sui social l'anonimo tifoso interista che probabilmente la scorsa notte non ha chiuso occhio: «Leggo sui giornali stamattina che l'Inter sta cercando Dzeko e che potrebbe non giocare più a San Siro. E non so quale sia il peggiore dei miei incubi...»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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