Le università disegnano il nuovo volto di Milano. Dalla Statale con il progetto del nuovo campus a Mind alla nuova sede di Scienze motorie al Saini, dalla Bocconi che con la nuova sede firmata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara nel 2008 che ha ridisegnato il volto di viale Bligny e il nuovo campus di via Sarfatti, la riqualificazione del Politecnico di piazza Leonardo da Vinci e il futuro campus ai Gasometri della Bovisa. Sono sempre più numerosi i progetti urbanistici e di riqualificazione territoriale portati avanti dagli atenei milanesi. A fronte dell'esigenza di maggiori spazi per la didattica e di posti letto per i fuori sede, con l'obiettivo di attrarre sempre più studenti, gli atenei da oltre una decina di anni si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di diventare protagonisti della rivoluzione urbanistica milanese. Ampliando le proprie sedi, realizzando campus all'americana che fanno da motore trainante della riqualificazione di intere fette della città, pensati con servizi aperti alla cittadinanza e spazi pubblici, spesso con fondi propri e con il prezioso aiuto di sponsor privati.
Oltre alla sede di Scienze Motorie al centro sportivo Saini, la Statale ha aperti altri fronti: il campus universitario dell'ospedale San Paolo, il campus scientifico a Mind e il restyling di Città Studi tra via Ponzio, via Celoria, via Golgi e Venezian: l'idea è quella di realizzare uno studentato nelle torri di Magistretti, alcune aree potrebbero essere vendute e altre edifici vincolati riqualificati, come la Balena Bianca che ospiterà un centro computazionale per l'elaborazione dei dati sanitari. Così giovedì l'università degli Studi ha stretto un accordo con il Comune di Baranzate per l'acquisizione di aree industriali dismesse ma edificabili per la realizzazione di residenze universitarie.
Altro grande «urbanista» il Politecnico nelle sua doppia sede di Bovisa e di piazza Leonardo. A Bovisa, grazie all'Accordo di Programma siglato ad aprile tra Regione Lombardia, Comune e Università, il Politecnico creerà un polo della ricerca e dell'innovazione. L'investimento è misto: 25 milioni dalla regione, che si aggiungono ai fondi per l'edilizia universitaria, al sistema delle imprese e a fondi del Politecnico, per 100 milioni di euro complessivi. Tra la stazione di Bovisa e Villapizzone, area caratterizzata da un «vuoto urbano» si prevede la trasformazione funzionale degli spazi dei gasometri a servizio dell'università (laboratori di ricerca avanzata, sale studio, sale riunioni), con l'ampliamento del Campus, uno studentato, nuove aule mentre il grande parco pubblico ospiterà aree attrezzate per lo sport, spogliatoi e un food corner. Nell'edificio più basso, da 15mila metri quadrati, troveranno spazio una piscina, un campo multifunzionale, sale fitness e padel, gestito dal Politecnico in convenzione con il Comune, aperti alla cittadinanza, ai dipendenti e agli studenti.
È stato inaugurato un anno fa il nuovo Campus di Architettura del Politecnico: un'Agorà da 9mila metri quadrati alberati, cui si aggiungono le terrazze sopraelevate, nuovi edifici per 4.200 metri quadrati che comprendono i laboratori, aule polifunzionali, spazi per la didattica. Parte integrante del nuovo concetto di campus la riqualificazione del campo sportivo Giuriati e percorsi e spazi aperti che collegheranno il campus al parco di piazza Leonardo da Vinci e al giardino della piscina Ponzio. L'opera, firmata da ODB-Ottavio Di Blasi & Partners, ha visto un investimento pubblico di 120 milioni di euro, di cui parte finanziati da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e da una campagna di crowdfunding, che ha raccolto 6 milioni di euro.
Infine il campus della Bocconi, inaugurato nel 2019 e progettato dallo Studio SANA sulla superficie di 35mila metri quadrati dell'ex Centrale del Latte, anche in questo caso un'area abbandonata e degradata da anni.
Il campus comprende un pensionato da 300 posti letto, la nuova sede della SDA Bocconi School of Management e un centro sportivo polifunzionale, con due piscine, area fitness, un campo da basket/pallavolo e una running track al coperto aperto al quartiere. L'intervento ha previsto anche la valorizzazione del parco Ravizza, la creazione di un percorso di attraversamento nel verde, la pedonalizzazione di via Bach e via Sarfatti.
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