Boom di casi in Italia: 7332. Allarme contagi in Lombardia

Secondo i dati forniti dalla Regione, in Lombardia, oggi, si sono registrati 1.844 casi positivi al Covid-19. E oltre la metà si trovano nella provincia di Milano. Ma il tasso di positività resta simile a quello di ieri

Boom di casi in Italia: 7332. Allarme contagi in Lombardia

I dati relativi ai contagi da nuovo coronavirus continuano ad aumentare. Secondo il bollettino del Ministero della Salute di oggi, infatti, sono 7.332 i nuovi casi positivi registrati in tutto il Paese. 43, invece, i decessi nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 36.289 dall'inizio dell'emergenza. Le persone attualmente positive in Italia sono 92.445, in aumento di 5.252 rispetto a ieri, mentre aumentano anche i guariti, con oltre 2.037 persone che si aggiungono alle circa 242mila che hanno sconfitto il Covid-19. Aumenta anche il numero di tamponi effettuati, che nelle ultime 24 ore sono stati 152.196, quasi 40mila in più di ieri (112.544). Quello registrato nelle ultime 24 ore è il numero di nuovi contagi più alto dall'inizio dell'epidemia, ma anche il numero di tamponi effettuati ha raggiunto un nuovo record: il picco massimo, era stato toccato a marzo, con +6.557 nuovi casi, risultati analizzando 26.336 tamponi (contro i 152.196 di oggi).

E in Lombardia, la Regione più colpita dalla prima ondata, i nuovi positivi sono 1.844 . Dopo la tregua estiva, i dati sono nuovamente in peggioramento. E su Milano l'allerta è alta. Secondo i dati forniti da Palazzo Lombardia, infatti, più della metà dei nuovi contagi (per la precisione 1.032) sono stati registrati nella provincia di Milano: solo nel capoluogo lombardo i positivi sono 504. Ma, considerando i tamponi effettuati, pari a 29.048, il rapporto percentuale è del 6,3% di casi positivi sul totale dei test analizzati. Dei 1.844 positivi, 189 sono risultati "debolmente positivi" e 13 sono emersi a seguito del test sierologico. Nelle ultime 24 ore, i decessi sono saliti di 17, i ricoveri di terapia intensiva hanno registrato due pazienti in più e i ricoveri negli reparti hanno raggiunto un totale di 645 pazienti (99 in più rispetto a ieri).

La Regione Lombardia ha ricordato, però, che "l'incremento dei casi positivi, in Lombardia come nelle altre regioni, va sempre rapportato al numero dei tamponi effettuati". Guardando a questo dato, quindi, il tasso di positività registrato oggi risulta simile a quello di ieri, che era del 6,2%. Inoltre, precisa la Regione, "se si ragiona in termini di confronti assoluti, il numero degli abitanti della Lombardia è pari a 1/6 della popolazione nazionale". Dai numeri resi noti da Palazzo Lombardia emerge una curva epidemica in salita, accompagnata però da un trend positivo anche di pazienti guariti, che oggi sono 865.

Il direttore generale Welfare, Marco Trivelli, ha confermato ad AdnKronos che "la situazione è molto delicata", dato l'aumento delle ospedalizzazioni, che in Lombardia stanno "crescendo rapidamente", soprattutto nei reparti di media-bassa intensità. Per questo, afferma, la Regione sta lavorando per rendere disponibili "molto più posti per sub acuti". Per quanto riguarda le terapie intensive, in caso si riempissero tutti i posti letto disponibili, "il progetto della Regione è di riaprire l’ospedale della Fiera di Milano", secondo quanto dichiarato da Antonio Pesenti, coordinatore dell’Unità di crisi della Regione per le terapie intensive.

Trivelli specifica che "ci troviamo di fronte a uno scenario diverso da quello di marzo-aprile". Per questo, è necessario "rimodulare la strategia", che era stata pensata in base a quanto accaduto durante la prima ondata, che aveva visto la sofferenza delle terapie intensive. Per questo, Palazzo Lombardia sta lavorando sulle "degenze di comunità", cioè su cure intermedie. Trivelli precisa che, tra i casi rilevati in Lombardia, "il 92% dei positivi manifesta pochi sintomi o addirittura nessuno". Il direttore generale Welfar fa il punto anche sull'età dei contagiati in Lombardi: "1.212 dei positivi odierni sono persone con meno di 50 anni. Di questi, 297 sono minorenni".

Numeri che non permettono di abbassare la guardia e l'invito di Trivelli è quello di continuare con "l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e il mantenimento delle distanze di sicurezza".

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