Nel giorno in cui uscivano le prime indiscrezioni sul nuovo Dpcm che prevede l'estensione dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto su tutto il territorio nazionale, il sindaco Beppe Sala con un video messaggio su facebook ha voluto giocare d'anticipo. Arrogandosi il ruolo di «primo della classe» lunedì invitava i milanesi, tutti, giovani e non, a utilizzare sempre le mascherine e ad adottare comportamenti prudenti e responsabili.
Così i cittadini, che si sono distinti per senso civico durante il lockdown e,ancora adesso le mascherine le indossano, quanto meno quando prendono i mezzi pubblici, trovandosi loro malgrado, in situazioni potenzialmente pericolose. Le foto di ieri, scattate dal consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico alla stazione di Cadorna alle 8,52 danno un'idea. Istantanee di una qualsiasi mattina della settimana, quando decine di persone si ammassano sui vagoni e sulla banchina. «I milanesi, caro Beppe Sala, sono molto ligi nell'indossare la mascherina. Si può dire lo stesso di Atm? Dove sono i controlli per il contingentamento degli ingressi in metropolitana?» la didascalia che accompagnava le foto. «Mi consenta, caro sindaco, prima di puntare il dito si preoccupi di fare il suo» polemizza De Chirico.
Così se Atm si difende dichiarando di attenersi alle linee guida del Cts e al decreto del 7 settembre che consente di arrivare all'80 per cento della capienza dei vagoni (con un sistema di contapersone automatico ai tornelli che si bloccano quando si raggiunge al numero massimo consentito di passeggeri per treno), e di aver tracciato per terra i «bollini» che suggeriscono i flussi in entrata e uscita dalla banchina, sottoterra si concentrano decine e decine di persone. «Secondo l'ultimo dato registrato, a ieri il numero dei passeggeri è risultato pari a 53 per cento del traffico registrato nella stessa giornata dello scorso anno. I flussi sono analoghi nei mezzi di superficie e in metropolitana: oscilliamo tra il 50 e il 54%» ha ribadito il dg di Atm Arrigo Giana. Peccato che Atm sia una società controllata al 100 per cento dal Comune e che spetterebbe quindi a Palazzo Marino prendere dei provvedimenti in tale senso, visto che sono settimane che i cittadini segnalano mezzi sovraffollati. E il sindaco Sala che fa? In preda alla demagogia fa tracciare piste ciclabili irregolari, con segnaletica sbagliata, ieri si è occupato di evidenziare il ruolo dei migranti durante la pandemia -«sono stati in prima linea, rischiando la vita come lavoratori essenziali nei settori della salute, del cibo, dei rifiuti e della mobilità»- per poi tratteggiare quella che definisce la città tascabile «costruita su cultura, creatività, lavoro e solidarietà. Una città aperta al mondo e capace di riallacciare a sé tutti i suoi quartieri e le sue comunità». «Non sappiamo bene cosa intenda Sala per città tascabile.
Ma sappiamo quello che abbiamo in mente noi: una città che metta al primo posto lavoro e sicurezza, una città efficiente e razionale, una città fruibile con qualunque mezzo» l'aspro commento dell'eurodeputato milanese di FdI Carlo Fidanza.
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