Sindacati di base in piazza Scala, tifosi del Liverpool in città per la partita decisiva di Champions League contro il Milan che si gioca in serata a San Siro, lo spettro di proteste non autorizzate dei no vax. Il 7 dicembre sarà una festa «calda». Il prefetto Renato Saccone nei giorni scorsi ha voluto rassicurare i milanesi e i pubblico che domani tornerà dopo un anno di stop causa Covid al teatro della Scala, «non ci sono al momento segnali particolari di criticità e tensioni in occasione della Prima - ha spiegato -. Inoltre è l'ultima Prima del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è un momento importante per Milano». Tant'è. L'apertura della stagione scaligera è per tradizione un palco per i contestatori. La Cub (Confederazione unitaria di base) ha avvertito che «gli ultimi saranno alla Prima», ha chiamato a protestare domani dalle ore 15 in piazza Scala «i cittadini e i lavoratori di tutte le categorie nel giorno in cui Milano si mette in vetrina e si fa bella per dire no alle politiche economiche del Governo. Pensioni, sanità, scuola, precariato, casa rimangono problemi del tutto irrisolti».
I controlli delle forze dell'ordine in tutto il centro saranno massicci. Gli ultimi due sabati di proteste no vax sono state un flop ma la prefettura ovviamente è all'erta, non è escluso che gli irriducibili tentino di dare vita a un corteo non autorizzato e si presentino fuori dal teatro. Oltre a Mattarella parteciperà alla Prima in rappresentanza del governo il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, ci sarà la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, le istituzioni locali saranno rappresentate dal sindaco Beppe Sala e l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, dal governatore Attilio Fontana e l'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti. E, come si diceva, tocca tenere alta la guardia anche per sedare gli eventuali eccessi dei 3mila tifosi inglesi del Liverpool attesi a Milano per la partita di Champions al Meazza. Il prefetto ha firmato l'ordinanza che impone lo stop alla vendita di alcol (ad eccezione dei locali che fanno servizio di ristorazione al tavolo) dalle 12 a mezzanotte nella zona dello stadio - da via Tesio a piazzale Lotto e da via Ippodromo a piazzale Zavattari - e dalle 8 alle 20 lungo l'asse San Babila-Duomo-Castello e nelle principali aree della movida (Darsena, Navigli, Sempione, corso Como e corso Garibaldi).
E rischia di diventare un altro appuntamento caldo il 12 dicembre, 52esimo anniversario della strage di piazza Fontana. Per tutta la durata delle festività il sindaco ha imposto con un'ordinanza il divieto di cortei in zona Duomo.
Sui canali n line dei centri sociali circola già l'invito ad «associazioni, realtà di movimento, collettivi studenteschi, organizzazioni politiche e sindacali a partecipare al corteo che partirà alle 17.30 da piazza Fontana e attraverserà la città».
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