Delpini ai diciottenni: "Informatevi e votate. No all'astensionismo"

L'invito-raccomandazione del cardinale Mario Delpini

Delpini ai diciottenni: "Informatevi e votate. No all'astensionismo"

«Cari giovani, informatevi e andate a votare, no all'astensionismo». É l'invito-raccomandazione che il cardinale Mario Delpini ha rivolto con una lettera ai neo diciottenni che il 4 giugno faranno il debutto alle urne. Sarà la prima volta per molti nati nel 2000. E tra gli aspetti della maggiore età Delpini sottolinea «la partecipazione». A 18 anni «incomincia il diritto dovere di votare. Scegliere le persone e le forze politiche che devono governare la nazione e esercitare responsabilità amministrative in Regione o in città è una espressione di quella responsabilità per il bene comune che rende cittadini a pieno titolo». Delpini ammette che «nel nostro tempo la politica è spesso circondata da una valutazione così negativa e da pregiudizi così radicati che possono scoraggiare da ogni impegno e iniziativa. Ma ora è necessario che le cose cambino, e chi può avviare un cambiamento se non uomini e donne che si fanno avanti e hanno dentro la voglia di mettere mano all'impresa di aggiustare il mondo?». Per questo rivolgo «un appello ai 18enni e a tutti i giovani: io credo che voi potete informarvi, pensare, discutere, farvi una idea di quale direzione intraprendere e di come fare del vostro primo voto un segnale di un'epoca nuova. Non cambierà tutto in una tornata elettorale. Ma certo con l'astensionismo non si cambia niente. Potete pretendere che vi siano chiariti i programmi, le intenzioni di coloro che si presentano candidati, le procedure di verifica di cui i cittadini dispongono, voi potete mettervi insieme per far valere le priorità che vi stanno a cuore e riconoscere le persone e le forze politiche che se ne fanno carico». Per il candidato del centrodestra in Regione Attilio Fontana «è fondamentale che i nostri giovani si sentano responsabilizzati nella gestione della cosa pubblica, liberi da condizionamenti. Un plauso a chi già si impegnano nelle battaglie civili, sociali e culturali, come ho modo di dire ai giovani che incontro nel tour».

Lo sfidante del Pd Giorgio Gori apprezza il riferimento alla politica come bene comune, «questa cosa sfugge ai giovani e diventa difficile spiegargliela, andando in giro per la regione ho notato che sono il gruppo sociale più difficile». Il 5 Stelle Dario Violi, 32 anni, non si sente «distante da chi voterà per la prima volta. E noi giovani del M5S ci siamo rimboccati le maniche per il cambiamento».

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