Donna sotto il metrò, città bloccata

Donna sotto il metrò, città bloccata

Si è incamminata nella galleria della metropolitana tra la stazione di Conciliazione e quella di Cadorna (linea 1, la rossa). Quindi si sarebbe buttata sotto il treno in corsa morendo sul colpo. In realtà il condizionale è d'obbligo. Perché la donna italiana di 61 anni travolta ieri alle 14.20 dal convoglio potrebbe anche essere caduta. Certo sul fatto che avesse intenzione di farla finita, visto dove si trovava, sembra non esserci dubbi. Tuttavia in tasca i soccorritori le hanno trovato una confezione di ansiolitici che avrebbero potuto quanto meno alterare di molto lo stato psicofisico della poveretta, sicuramente in preda a una forte depressione e desiderosa di togliersi la vita.
La salma è stata affidata all'autorità giudiziarie e la linea rossa è rimasta bloccata fino alle 18.10 anche se solo in una direzione: dalla stazione di Cairoli a quella di Lotto e da Cairoli a Gambara. Verso Sesto San Giovanni i treni hanno continuato a viaggiare regolarmente.
Nel 2013 i suicidi sono aumentati rispetto a un anno fa anche se una vera e propria statistica non è mai stata diffusa né da Atm né dalle forze dell'ordine. La metropolitana a Milano viene scelta da molti che desiderano farla finita. Tuttavia le nuove tecnologie e una moderna concezione dei mezzi di trasporto tendono a scoraggiare tali gesti. La metro lilla, l'ultima «nata» tra le linee milanesi, infatti, non è infatti solo la prima metro cittadina priva di conducente ma è stata anche pensata per evitare cadute accidentali o tentativi di suicidio dei passeggeri.


L'ultimo suicidio in metropolitana che aveva creato grossi problemi di circolazione risale a una ventina di giorni. Il 7 dicembre, un sabato pomeriggio, una donna di trent'anni si era uccisa gettandosi sotto un treno del metrò, linea 2 (la verde) alla fermata «Centrale», quella dell'omonima stazione ferroviaria.

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