L’e-commerce del food in Italia cresce del 43% in un anno e vale 849 milioni di euro e il trend non si fermerà anche se questo non porterà alla fine del retail tradizionale in negozio o nella grande distribuzione organizzata: on line e off line saranno sempre più integrati perché il cibo è un elemento tradizionalmente molto importante nella cultura italiana e per il consumatore ha anche un forte un valore anche sociale e culturale. Ma con l’avvento della tecnologia digitale sono cambiate aspettative e abitudini di chi acquista e gli strumenti a disposizione degli operatori di settore che devono essere pronti a cogliere le opportunità offerte da questo scenario in rapida trasformazione.
Scenario approfondito al convegno Netcomm Focus Food sviluppato in collaborazione con Fiera Milano, con l’analisi delle principali tendenze del settore con lo sguardo rivolto al futuro. Primo evento di un percorso di collaborazione e approfondimento che avrà tra gli appuntamenti principali la prossima edizione di TuttoFood che si terrà in Fiera Milano dal 6 al 9 maggio 2019.
“Manifestazione di riferimento per il food - come ha spiegato l’amministratore delegato di Fiera Milano, Fabrizio Curci - che guarda con attenzione al cambiamento del modello di business e alle imprese dell’agroalimentare che TuttoFood intende rappresentare e valorizzare sempre di più come piattaforma in grado di dare grande visibilità internazionale”.
“Gli stili di vita oggi cambiano con una rapidità mai vista prima: è quindi normale che anche il rapporto dei consumatori con il cibo si trasformi continuamente - ha sottolineato Roberto Liscia, presidente di Netcomm -. Questa evoluzione punta decisamente verso un’integrazione del digitale anche all’interno di un’esperienza di per sé molto fisica, com’è quella del cibo. La tendenza è evidente e l’e-commerce alimentare si sta affermando sempre più nello stile di vita dei consumatori italiani, offrendo grandi opportunità di crescita ai player del settore che si dimostreranno più ricettivi nei confronti di nuovi canali e strumenti”.
Dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management Politecnico di Milano emerge infatti che il 4% del volume totale del commercio digitale italiano è rappresentato dai prodotti food. Il dato più impressionante è il tasso di crescita annuo del 43% rispetto ai volumi del 2016. La percentuale di e-shopper italiani che acquistano prodotti alimentari è in continua crescita: a marzo 2017 erano il 24%, secondo l’osservatorio NetRetail. Tendenza non solo italiana ma globale. Secondo le rilevazioni Statista, il valore del Food & Beverage in Europa ammontava a 10 miliardi di dollari nel 2016, con previsioni di crescita annue del 13% e nel 2021 raggiungerà i 18 miliardi di dollari. Valori simili si riscontrano negli Stati Uniti, mentre la Cina sta vivendo una vero e proprio boom passando dai 10,9 miliardi di dollari del 2016 a 30,3 miliardi di dollari nel 2021, con un tasso annuo medio di crescita del 23% favorito dai problemi di distribuzione al dettaglio.
I compratori digitali però non intendono abbandonare i punti vendita fisici, ma anzi si aspettano di migliorare il proprio customer journey attraverso l’integrazione di questi diversi canali: lo studio NetRetail 2017 evidenzia che per il 33,7% dei consumatori omnicanale lo smartphone gioca un ruolo fondamentale nell’orientare i comportamenti di consumo in negozio: dall'acquisto al pagamento veloce e senza code.
I player più innovativi hanno compreso quanto sta succedendo e si sono mobilitati per soddisfare i nuovi desideri espressi dai clienti: stiamo così assistendo al fiorire di nuovi modelli di business in cui i confini tra commercio fisico e digitale sono estremamente sfumati. Questa integrazione costituisce una straordinaria innovazione esperienziale per il cliente, che grazie al digitale può godere di un’offerta potenzialmente infinita, maggiori informazioni sui prodotti e continue innovazioni tecnologiche (soprattutto mobile-driven). L’integrazione del digitale aprirà nuovi scenari anche per la filiera del mondo Food & Grocery, consentendo ai player B2B di offrire alle aziende clienti gli stessi vantaggi in termini di flessibilità, varietà dell’offerta, ricchezza di informazioni e innovazione.
“C’è ampio ancora spazio per innovare e crescere - ha continuato Roberto Liscia -. Una ricerca di Netcomm in collaborazione con Eumetra dimostra infatti che il grado di soddisfazione dei consumatori per le soluzioni di e-commerce food esistenti non è ancora particolarmente elevato: il 30% di chi ha acquistato cibo confezionato online e il 32% di chi ha acquistato piatti pronti dichiara di non essere propenso a ripetere l’esperienza; nel caso di chi ha comprato prodotti freschi, la percentuale di insoddisfatti sale addirittura al 53%.
Il prossimo passo per le aziende sarà quindi capire come migliorare ulteriormente la customer experience: chi riuscirà a farlo prima e meglio della concorrenza potrà attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli attuali”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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