C'è chi, in materia di sicurezza privata, si è già organizzato. Convinto che, per offrire davvero un servizio efficace ai propri clienti, deve dare di più. A maggior ragione in tempi di crisi economica. «Sì: il servizio di segnalazione, prevenzione e deterrenza va disegnato sul cliente come un abito su misura. Con procedure aggiornate anche ogni 24 ore se occorre. E comunque senza mai degenerare nella routine, nella prevedibilità, la vera trappola per chi fa questo mestiere: ladri, borseggiatori, criminali in genere non aspettano altro. Soprattutto in un momento come questo, di crisi. Nel quale c'è chi è costretto a rubare per mangiare».
Adriele Guarneri, 36 anni, un passato nell'Arma dei carabinieri, è amministratore delegato di Gf Protection e Gf Vigilanza Italia, una squadra di 350 professionisti che annovera anche ex grandi nomi della squadra mobile di Milano o dell'antiterrorismo dell'Arma, tutti coordinati e motivati da Stefano Busso e Maxime Angelucci. Hanno clienti privati e pubblici di tutto rispetto alla Gf. Dal maggio 2012 operano a palazzo di giustizia, da 4 anni per Ferrovie Nord. Ma anche vere e proprie holding del lusso come Bulgari, Chopard, Ferragamo. E, a proposito di griffe, dal 6 maggio fino a sabato la società di vigilanza è presente gratuitamente per i propri clienti nel Quadrilatero della moda, con due pattuglie da due persone (una armata, l'altra no).
Il servizio sperimentale affidato da Guglielmo Miani, presidente dell'associazione di commercianti «Via Montenapoleone», a Ivri, dal 4 maggio, infatti, è sospeso in attesa di vedere chi, tra gli iscritti, aderirà concretamente all'iniziativa. «Bisogna fare sistema - spiega Miani -, più siamo e meno si pagherà. Comunque ben vengano le vigilanze private. Le forze dell'ordine non possono fare tutto da sole».
Lo pensa anche Guarneri che, vista l'esperienza e i collaboratori di prestigio, ha solo lodi per polizia e carabinieri ed è convinto che Montenapo e dintorni siano tra le strade meglio presidiate. «La domanda di sicurezza privata è però crescente anche perché si tratta di un lavoro che richiede la professionalità necessaria a non creare danni d'immagine. Senza contare che le forze dell'ordine hanno tanti altri obiettivi a Milano da tenere sotto controllo - conclude -. Sono aumentati i furti e i borseggi, soprattutto a opera di bande organizzate di stranieri. Poi c'è chi, fino a poco tempo fa, non s'avvicinava all'illecito e ora, invece, c'è quasi costretto.
Sono in crescita infatti casi di ex dipendenti infedeli, cioè licenziati solo a causa della crisi e ora disposti a fornire informazioni a pagamento sui sistemi di sicurezza dei precedenti posti di lavoro. Non dimentichiamo poi che Milano è la capitale dei furti in abitazione. La deterrenza e la prevenzione sono il 50 per cento della sicurezza: non estirpano i reati, ma li limitano molto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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