Seicentocinquanta milioni di euro per Milano. Spendibili. Anzi, da spendere entro il 31 dicembre 2013. Il ministro milanese delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, porta a casa fondi per tre opere urgenti, soprattutto in vista dell'Expo 2015. Si tratta della M4, della Tem e del lotto Rho-Monza della Milano-Venezia. Un pacchetto infrastrutture che consentirà di aprire i cantieri, con un sensibile impatto sull'occupazione: secondo i primi calcoli, si creeranno tra i venticinquemila e i trentamila posti di lavoro.
«Ci interessa il segnale forte di risorse buttate nel mercato per realizzare opere e creare occupazione. Finalmente si aprono i cantieri» commenta Lupi. È in questi numeri l'impatto per Milano del Decreto del fare, che sblocca fondi per grandi e piccole opere in tutta Italia. «Come dice il presidente Berlusconi, è un grande risultato. Equitalia e infrastrutture sono due cardini per far andare avanti il governo».
Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, insiste molto sull'effetto traino dell'Expo: «Come avevamo promesso, l'Expo non è un evento che riguarda solo Milano e la Lombardia ma che interessa tutto il Paese. La nomina di Sala ha sottolineato il bisogno di accelerazione di tutti i lavori e il tema della dotazione infrastrutturale». Gli incontri con il commissario, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, la Regione e la Provincia, sono stati settimanali e hanno portato a un lavoro di censimento sullo stato delle opere che mancava.
Il decreto prevede per tutte le opere che rientreranno in questo provvedimento procedure semplificate, così che i cantieri siano sbloccati da subito. Per la Tem non c'è bisogno di un passaggio al Cipe e il passaggio della M4 è già calendarizzato entro fine giugno: «Mi sembra un bel segnale di attenzione che diamo ma anche di un'idea forte di politica che abbiamo e rivendichiamo con forza».
La filosofia del decreto - spiega il ministro - è un fondo immediatamente spendibile entro il 31 dicembre 2013 che riguarda le opere da cantierare, la manutenzione ordinaria e straordinaria di vie e viadotti, la manutenzione di ferrovie e nodi ferroviari. Così sono state inserite le ultime opere che presentavano problemi.
La prima della lista è la metropolitana da Linate, che a questo punto dovrebbe riuscire a decollare in tempo. Lupi assicura il pieno accordo con Palazzo Marino: «Per la metropolitana 4 c'è l'impegno assoluto del Comune, preso dal sindaco venerdì scorso, che vengano realizzate almeno due fermate di metro per il 2015 e cioè da Linate al punto di collegamento con l'intera linea metropolitana. Noi mettiamo tutte le risorse necessarie».
E veniamo alla Tem, sempre ostacolata eppure fondamentale per completare l'effetto della Brescia-Bergamo-Milano: «L'asse che va verso est avrà un afflusso forte per l'Expo e grazie alla Tem il collo di bottiglia della Brebemi alla fine troverà dove sboccare. È un'opera indispensabile per tutta la città per ricevere il bacino della Brebemi e decongestionare le tangenziali Milano, che sappiamo essere ormai da anni a livelli di saturazione».
La terza opera, che ha sollevato le obiezioni di alcuni sindaci della Provincia, è la Rho-Monza, «presentata negli incontri per l'Expo come una necessità assoluta perché consente l'accesso al quartiere fieristico».
Tanto fumo e poco arrosto, obietta il presidente della Regione vestendo i panni da segretario della Lega. Ma Lupi insiste «queste opere hanno un significato importante per la Lombardia».
Aggiunge: «Con Maroni abbiamo lavorato e circa un mese fa, durante un incontro da lui con i suoi assessori e funzionari, c'eravamo dati una scaletta di impegni che è stata mantenuta e viene realizzata. L'idea di politica che noi abbiamo è fare fatti e non parole. Questo mi sembra un grande fatto e credo che Maroni sia contento».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.