Paura a Milano: esplode un power bank in classe

In seguito all’esplosione di una power bank contenuta in uno zaino sono rimasti feriti 7 studenti e un insegnante. Tre sono finiti in ospedale

Paura a Milano: esplode un power bank in classe

Sette studenti e un insegnante sono stati coinvolti dallo scoppio di un power bank, una batteria di emergenza per la ricarica dei telefonini, in una classe della scuola IPSAR Amerigo Vespucci, l’istituto alberghiero sito in via Carlo Valvassori Peroni al civico 8, nella zona est del capoluogo lombardo, in città studi, vicino al Politecnico. L’esplosione, secondo le prime informazioni rese note da Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza, è avvenuta verso le 8,50 di questa mattina, lunedì 30 maggio. Immediato è stato l’arrivo di due ambulanze, un’automedica e della polizia di Stato. Il bilancio è di otto persone coinvolte: 7 studenti e un insegnante, di cui due minori che sono stati portati in ospedale.

L'esplosione in classe e il trasporto in ospedale

Quando i sanitari sono giunti nella struttura scolastica l’alunna di un’altra classe, una studentessa di 17 anni, accusava una crisi d'ansia. Sembra però che questo malessere non sia riconducibile all’esplosione avvenuta. La giovane, che soffrirebbe di una patologia, è stata quindi trasportata per un malore, in codice rosso, all'ospedale San Raffaele di Milano. Gli altri due ragazzini, un maschio e una femmina di 15 anni, sono stati portati al pronto soccorso in codice verde alla clinica De Marchi per accertamenti per lievi sintomi da inalazione di fumo, ma le loro condizioni non desterebbero preoccupazione. Nella classe sono stati visitati anche una insegnante e altri sei studenti, nessuno dei quali ha avuto bisogno di cure mediche.

A cosa serve una batteria power bank

Le batterie esterne, conosciute con il nome di power bank, sono molto utili in caso di emergenza, quando si scaricano quelle di telefonini, tablet e computer, e magari non si ha la possibilità di attaccare l’apparecchio a una presa elettrica per poterlo ricaricare. La power bank può essere alimentata con cavo Usb da un computer portatile o da un caricatore a parete. Una volta raggiunta la carica, può essere usata per dare energia a qualsiasi altro dispositivo elettronico, come per esempio uno smartphone, un tablet, una fotocamera o anche una videocamera. Quasi tutte sono costruite utilizzando gli ioni di litio.

Raramente si sono verificati incidenti come quello avvenuto oggi nell’istituto milanese di via Valvassori Peroni, ovvero che la batteria possa scoppiare improvvisamente. In alcuni casi può però anche surriscaldarsi e, di conseguenza, prendere fuoco.

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