Darsena Colonne di San Lorenzo, corso di Porta Ticinese, Brera, corso Como e tutta la zona intorno a corso Garibaldi e a piazza Gae Aulenti, quindi corso Sempione e l'Arco della Pace. Prepariamoci: cambieranno gli orari delle aperture, ma i controlli «rinforzati» da parte delle forze dell'ordine e della polizia locale nei fine settimana (e non solo) proseguiranno con continuità. Perché il desiderio di farsi baciare dal sole e starsene all'aperto il più a lungo possibile dopo il «buio» del Covid - «voglie» legittime che hanno fatto sbocciare l'estate con grande anticipo tra i milanesi - non devono però cancellare regole e precauzioni seguite con rigore nei mesi precedenti. Tutto per facilitare un percorso verso le graduali riaperture senza ostacoli, stop e soprattutto catastrofiche inversioni di rotta.
Intanto da mercoledì è finito il coprifuoco che adesso parte un'ora dopo, cioè alle 23 e dura sempre fino alle 5 del mattino successivo. Un bilancio sarebbe difficile oltre che prematurto. Tuttavia tra l'utilizzo dei presidi medici, il rispetto del distanziamento ma soprattutto degli orari per spostamenti e chiusure, le cautele anti virus sembrano seguire una certa continuità. «A partire dalle 22.30 si assiste a una progressiva desertificazione della città, come una sorta di automatismo - spiegano in questura -. E i servizi anti assembramento non vengono recepiti come invasivi dalle persone che, se occorre, accettano di buon grado di essere controllate».
Questo cambiamento segue a ruota anche nel mondo del grande calcio che a Milano, dove l'Inter ha il 2 maggio ha conquistato il suo diciannovesimo scudetto dopo undici anni, sta facendo la sua parte. Come hanno spiegato ieri in prefettura dopo il consueto Comitato per l'ordine e la sicurezza per dopodomani, ultima domenica di Campionato, la tifoseria organizzata nerazzura ha preannunciato una manifestazione a sostegno della squadra. Così, al termine di Inter-Udinese (inizio ore 15), con la premiazione e la consegna della coppa di Campioni d'Italia, ci saranno infatti dei festeggiamenti, ma non una vera e propria festa scudetto. La «festa» vera, quella che bramano i tifosi, potrà essere promossa dalla società quando le condizioni sanitarie e le norme lo renderanno possibile. Stavolta si opta ancora per un assai più parco presidio-manifestazione, regolarmente preavvisato come previsto dalla legge società sportiva, per supportare la squadra. Un evento come già era accaduto due settimane fa, l'8 maggio, anche se allora i tifosi non potevano superare le tremila persone, mentre stavolta il limite è stato fissato a 4mila500, mentre mille è il limite delle presenze stabilito sugli spalti dello stadio. L'area che accoglierà la tifosera fuori dallo stadio - una zona delimitata in piazzale dello Sport - sarà di quasi 20mila metri quadrati (l'8 maggio era più ristretta, intorno ai 15mila metri quadrati), con limitazioni a viabilità e parcheggio che saranno poi stabiliti e comunicati da Palazzo Marino.
Anche stavolta, a eccezione dei ristoranti, dalle 10 alle 20, non si potranno vendere e somministrare alcolici ne in vetro ne in lattina. Le stesse regole, ma dalle 14 alle 20, varranno in tutta la zona Duomo che sarà presidiata dalle forze dell'ordine per evitare gli assembramenti visti il 2 maggio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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