Cristina Rossello, commissaria cittadina di Forza Italia. Milano rimane il «fortino» del centrosinistra in Lombardia, lei ha vinto l'unico dei tre collegi uninominali per la Camera conquistato dal centrodestra in città.
«Ci aspettava una sorta di mission impossible, abbiamo espugnato un collegio difficile ed è una bella soddisfazione. Parlo al plurale perchè ho vinto grazie ad una squadra meravigliosa. Ho affrontato la sfida con determinazione e sono orgogliosa perchè non era facile, sono l'unica che ce l'ha fatta in un territorio inconquistato».
Il Pd continua ad essere primo partito sotto la Madonnina, come ha convinto gli elettori?
«Penso che gli elettori abbiano visto una posizione sincera e ho potuto presentare risultati già portati a terra nella scorsa legislatura, come l'istituzione del Garante della terza età o i progetti per le donne. Durante la campagna ho organizzato dei tavoli tecnici con donne del territorio per esaminare insieme a loro il programma. Concretezza. E le nostre misure per rafforzare la sicurezza sono state più convincenti. Ora si tratta di proseguire il percorso a Roma».
A livello nazionale Fi ha superato l'8% e ha praticamente agganciato la Lega, se lo aspettava?
«Il presidente Berlusconi ha condotto ancora una volta la campagna con una forza esemplare, senza risparmiarsi e trasmettendo in ogni occasione il pensiero di quella Forza Italia ago della bilancia che è sempre stata la sua funzione naturale, moderata ad evoluta. Il suo ritorno al Senato è la prima significativa risposta politica convintamente voluta dagli elettori di centrodestra per Berlusconi. Non è un fatto di poco conto. E il risultato nazionale è stato clamoroso. Sposterà anche gli equilibri della coalizione vincente rispetto all'Europa. L'alternativa centrista di Azione è rimasta indietro. Fi è l'unico centro moderato vincente del Paese, questo è il dato che viene fuori dalle urne».
Anche se almeno a Milano il Terzo Polo, specialmente in centro, ha avuto risultati sopra la media nazionale.
«Mi sembra che gli elettori abbiano fatto in questo caso una scelta più emotiva che convinta, a volte ci sono le mode».
Chi è uscito da Forza Italia per saltare in Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda si aspettava un tracollo secondo lei?
«Ci hanno scommesso. Ma Forza Italia si è confermata decisiva per le sorti del Paese. Come dicevo, l'unico centro moderato vincente».
Fdi in Lombardia ha doppiato la Lega, questo complicherà la partita delle Regionali?
«Sicuramente il lavoro che ha fatto FdI in questo periodo è stato premiato, soprattutto la leader Giorgia Meloni che ha trascinato questo grande risultato. Ha impostato subito un bel discorso sulla responsabilità e sull'alleanza di centrodestra, questo format vede tirare a volte più una parte dell'altra, ma non lascia indietro nessuno».
Ma il bis di Attilio Fontana è più in salita?
«Su questo non mi posso esprimere. Penso che i leader di centrodestra come sempre troveranno la soluzione migliore nel dialogo, ognuno ha le proprie caratteristiche e Berlusconi saprà mediare.
I tempi della campagna certamente sono stretti. il tempo di mettere a terra le tematiche governative e le pianficazioni urgenti, e il tema del caro bollette sarà una delle priorità, e poi ci metteranno la testa e faranno la scelta più adatta».
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